Fabrizio Dragosei, Corriere della sera 28/2/2009, 28 febbraio 2009
SHOW DI PUTIN: L’OCCIDENTE HA FALLITO
La crisi sarà ancora lunga, ma la Russia riuscirà a venirne fuori: «Siamo in grado di tenere sotto controllo la situazione». Un Vladimir Putin particolarmente ottimista ha parlato ieri ai maggiorenti del suo partito rispondendo indirettamente al presidente Dmitrij Medvedev che nei giorni scorsi aveva criticato l’operato del governo. Il primo ministro russo ha anche approfittato di una vigilia elettorale, durante la quale venti milioni di russi saranno chiamati a esprimersi in consultazioni locali, per ammonire l’opposizione a non tentare colpi di mano come è avvenuto in Ucraina e Georgia: «Lo Stato e la società hanno il diritto di reagire e di difendersi in maniera appropriata».
Poi Putin ha cercato di rassicurare coloro che vedono il Paese avviato sempre di più sulla strada dell’autoritarismo. E ha citato la storica frase di Winston Churchill (con un errore): «La democrazia è la peggiore forma di governo, ma di migliori non ce ne sono. E io sono d’accordo». In realtà lo statista britannico aveva detto che la democrazia è la peggiore, «se si escludono tutte le altre che sono state già sperimentate».
Il prodotto interno russo è sceso dell’8,8 per cento a gennaio su un anno prima, mentre il rublo da settembre ha perso un terzo del suo valore rispetto al dollaro e all’euro.
La disoccupazione aumenta e così pure lo scontento. Le rilevazioni ufficiali danno ancora per Putin un consenso del 74 per cento, ma un istituto indipendente, il Centro Levada, non va oltre il 48 per cento. Così il Cremlino si preoccupa delle elezioni locali di domenica e delle possibili manifestazioni di piazza.
Secondo indiscrezioni pubblicate da un sito internet, la polizia avrebbe avuto l’autorizzazione segreta ad aprire il fuoco in caso di disordini.
Notizia che è stata definita «assurda» dalle fonti ufficiali.
Rimane comunque quanto ha detto il primo ministro: «Non limiteremo le forme autorizzate di protesta».
Solo che l’opposizione si lamenta perché la polizia nega sempre il permesso per comizi e cortei.