G.S., L’Espresso, 5 marzo 2009, 5 marzo 2009
Montecitorio. Fino a quando è stato aperto era difficile vedervi entrare qualcuno. Nelle intenzioni, invece, quando fu inaugurato nell’era Casini, il ”Punto Camera” doveva informare i cittadini, diffondere atti legislativi, vendere gadget della Camera dei Deputati
Montecitorio. Fino a quando è stato aperto era difficile vedervi entrare qualcuno. Nelle intenzioni, invece, quando fu inaugurato nell’era Casini, il ”Punto Camera” doveva informare i cittadini, diffondere atti legislativi, vendere gadget della Camera dei Deputati. Il locale è lussuoso, all’angolo di via del Corso, nel Palazzo Theodoli-Bianchelli. Vi si potevano acquistare agende da 70 euro, matite, penne, felpe, orologi. Un fiasco: in media i visitatori non hanno mai superato le dieci persone al giorno. Da tempo il ”Punto Camera” è chiuso. Dovrebbe diventare un internet point per l’accesso ai servizi informatici del Parlamento. Solo che al vicepresidente Maurizio Lupi, che sovrintende alla pratica, non sono piaciuti i lavori di riadattamento. Si rifà tutto daccapo.