Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

A Milzano, nella Bassa bresciana, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini (che qui tutti chiamano Maria) va spesso a trovare la sua famiglia allargata: il fratello Giuseppe, un omone con gli occhi azzurri di 55 anni, ex agricoltore ora commerciante di articoli zootecnici, e sua sorella Cinzia, 47, insegnante elementare che le assomiglia come una goccia d’acqua. I fratelli Gelmini abitano in una cascina qui accanto, mentre il ministro abita a Desenzano, sul lago di Garda, insieme a mamma Wanda, insegnante anche lei e seconda moglie di papà Italo, agricoltore ed ex sindaco Dc, scomparso nel 2003. Ministro, questa fattoria era dei suoi nonni. Cosa ricorda di quella vita? «Ho vissuto in cascina fino a 15 anni, poi ci siamo trasferiti sul lago. Molto del mio tempo lo passavo in parrocchia da don Giuseppe. L’oratorio era il più formidabile strumento di socializzazione e luogo in cui si insegnavano valori che poi mi sono rimasti dentro tutta la vita. L’estate in campagna era la stagione più bella. I miei fratelli venivano spesso, anzi Giuseppe lavorava con papà e viveva con noi insieme a mio fratello Rodolfo, morto a soli 32 anni. Mio padre aveva costruito un laghetto artificiale e facevamo tutti il bagno». Cinzia: «Era una bimba brava. E ha imparato a ballare prima di camminare. Ha sempre amato il ballo. Pensavamo fosse il suo destino e invece è diventata ministro. E anche il mio capo». Che cosa manca a questa bella famiglia? Cinzia: «Un bimbo nuovo. Ma è un argomento che Mariastella non tocca». (Sorride) «Guarda che non ce la farei a tornare in Consiglio dei Ministri dopo 5 giorni, come Rachida (Dati)…».

GIULIA CERASOLI