Valerio Palmieri, Chi, 4 marzo 2009, 4 marzo 2009
La sera prima della finale del Festival è stato fino a tardi ad ascoltare i consigli di Maria De Filippi, la donna che l’ha lanciato ad Amici
La sera prima della finale del Festival è stato fino a tardi ad ascoltare i consigli di Maria De Filippi, la donna che l’ha lanciato ad Amici. «Ma poi in teatro, prima che salisse sul palco per affiancare Bonolis, sono stato io a incoraggiare lei, per la prima volta!», confessa Marco Carta, vincitore a Sanremo con La forza mia. E aggiunge: «Maria è felice che mi abbiano scoperto tante persone che finora avevano ignorato il mio successo. Le sono riconoscente, è stata la prima a credere in me. E per questo dedico a lei la mia vittoria». Carta ha appena realizzato il nuovo album, La forza mia, nello studio di registrazione del papà di Laura Pausini a Castel Bolognese. Il signor Fabrizio di lui dice: «Marco per me è come un terzo figlio, dopo Laura e Silvia. Come cantante ha una voce naturale, che si distingue dalle altre. Come artista ha un carattere determinato, ma non è spocchioso». Merito di nonna Elsa e zia Sabrina che hanno cresciuto Marco e suo fratello Federico dopo la scomparsa dei genitori. «Per me lui è come un figlio», racconta zia Sabrina. «Da piccolo ci diceva: ”andrò a Sanremo”. Aveva ragione». Dai 18 ai 23 anni, per andare ai provini, lavorava come parrucchiere e, prima delle audizioni, puntualmente si licenziava. «A Cagliari lo conoscono tutti i saloni, ha fatto la stessa cosa anche con il negozio di famiglia», dice la zia. Ora che ce l’ha fatta, Marco è assediato dalle fans, alcune molto belle. «Ogni tanto qualche strano pensiero l’ho fatto, qualcuna ha attirato la mia attenzione. Ma poi vado sempre di fretta», ci confida. Solo di una donna parla da innamorato. «Mia madre era stupenda, lo dicevano tutti. Aveva un fisico perfetto, uno sguardo magnetico. Per tanto tempo ho cercato una ragazza con gli occhi da gatta come i suoi».