Daniela Roveda, Il sole 24 ore 26/2/2009, 26 febbraio 2009
LA CALIFORNIA SENZA FONDI VUOLE TASSARE LA MARIUJANA
Ecco una proposta creativa per risanare le finanze della California: legalizzare la marijuana. Il deputato Tom Ammiano, autore del progetto di legge che equipara la marijuana all’alcol, non scherza: tassare questa droga leggera può generare un gettito fiscale di 1,3 miliardi di dollari all’anno, senza parlare del risparmio sulle spese incorse dal sistema giudiziario nella lotta contro lo spaccio e il consumo.
Non molti sanno che la marijuana è il più grosso raccolto della California. Secondo le stime, le vendite (quasi interamente illegali) ammontano a 14 miliardi di dollari. Secondo i calcoli del Board of Equalization, il fisco californiano, la legalizzazione potrebbe avere anche l’effetto di indebolire i trafficanti di droga, facendo scendere del 50% il prezzo sul mercato illegale. Lo studio redatto dal Board rivela tuttavia che la legalizzazione potrebbe anche far salire del 40% il consumo. Un "effetto collaterale" che gli oppositori della legalizzazione porteranno sicuramente ad esempio per combattere l’iniziativa di Ammiano. Gli oppositori sottolineano oltretutto che la legalizzazione della marijuana in California, se la legge dovesse miracolosamente passare, potrebbe essere dichiarata illegale dai tribunali perché in contraddizione con la normativa federale.
Tom Ammiano, 67 anni, non si è lasciato intimorire dall’iniziale scetticismo. I californiani, dice, sono più permissivi del resto della nazione. «La California è sempre all’avanguardia - ha sottolineato - basti pensare al matrimonio gay, al movimento per la protezione dei rifugiati politici, alla legalizzazione della marijuana per uso curativo (avvenuta nel 1996, ndr)». Ammiano anzi ha già trovato parecchi influenti sostenitori. Per esempio lo sceriffo di San Francisco, Michael Hennessey, e alcuni giudici, oltre al fisco californiano. E tra i promotori dell’idea di depenalizzare le droghe leggere figurano ormai influenti personaggi della politica mondiale, che criticano i risultati della politica antidroga degli Stati Uniti, tra cui l’ex-presidente del Messico Ernesto Zedillo, l’ex-presidente del Brasile Fernando Henrique Cardoso e l’ex-presidente della Colombia Cesar Gaviria.