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 2009  febbraio 27 Venerdì calendario

SARA’ PURE IN PENSIONE, MA SODANO PESA ANCORA MOLTO


Da quando è andato in pensione, nel settembre 2006, per far posto al cardinale Tarcisio Bertone, l’ex segretario di Stato vaticano Angelo Sodano non è rimasto inattivo. Anzi, pur nell’ombra, la sua presenza in Vaticano si è fatta sentire eccome. Non solo, infatti, è rimasto ad abitare in uno spazioso appartamento all’intero delle Mura Leonine, ma ha continuato a tessere la rete delle proprie relazioni con cura. Al di là della presenza all’interno dello Ior del suo ex segretario particolare, monsignor Piero Pioppo, Sodano ha tenuto vive le relazioni coi «suoi uomini», ovvero con i suoi fedelissimi, nella segreteria di Stato e in altri dicasteri di potere della curia romana. Una presenza la sua, che ancora oggi rappresenta una spina nel fianco per Bertone il quale, senza successo, sta provando da tempo a dare una rinfrescata agli uomini che lavorano nelle seconde fila della segreteria di Stato: da monsignor Gabriele Giordano Caccia a monsignor Gianfranco Piovano, da monsignor Sardi fino al sostituto per gli affari generali Fernando Filoni, sono parecchi gli uomini che Bertone vorrebbe sostituire. Nei giorni scorsi, dopo la mala gestione del «caso Williamson», in molti hanno ritenuto che Bertone avrebbe sfruttato l’inadempienza degli uomini di curia per suggerire al Papa diversi cambiamenti, ma la cosa ancora non è avvenuta. Ieri, poi, si è entrati nel tempo di Quaresima e le nomine saranno ridotte all’osso.

E ancora, sempre ieri, a Bertone è toccato subire una dura lezione proprio dal cardinale Sodano. La Radio Vaticana diretta da padre Federico Lombardi (anche quest’ultimo è stato molto criticato nella Santa Sede per non aver frenato in tempo le polemiche dopo il caso Williamson) ha pensato di chiamare a difendere il Papa dalle accuse che su Le Monde gli ha rivolto il teologo Hans Kung (ha detto che con Benedetto XVI la Chiesa sta diventando «una setta») niente meno che Sodano. Nonostante la pensione, nonostante toccherebbe a Bertone dire la sua con cognizione di causa in una simile situazione, la parola l’ha presa Sodano. Questi ha dimostrato cosa significhi avere autorevolezza: «Una critica fraterna è sempre possibile nella Chiesa», ha detto sulla Radio Vaticana, «fin dai tempi di San Pietro e di San Paolo. Una critica amara, invece, tanto più se generica, non contribuisce all’unità della Chiesa, per la quale tanto sta lavorando Benedetto XVI, che lo Spirito Santo ha collocato a reggere la Santa Chiesa di Dio, in quest’ora importante della sua storia».

E ancora: «Sono stato interiormente ferito nel leggere l’intervista che sarebbe stata rilasciata dal reverendo professor Hans Kung al quotidiano francese Le Monde». «Se il testo è esatto», ha detto ancora, «sento il dovere di dire che si tratta di affermazioni generiche e non provate: personalmente, sono testimone dell’impegno del Santo Padre per fare della Chiesa una famiglia, la famiglia dei figli di Dio». Il cardinale Sodano si è detto inoltre stupito dal fatto che «un noto quotidiano italiano, ben al corrente dell’opera del Papa (La Stampa, ndr), abbia voluto offrire tanta pubblicità a tale intervista, dandole inoltre un titolo, fra virgolette, che è diverso da quello originale francese e cadendo poi nell’errore di parlare del Concilio Ecumenico di Nicea, nell’odierna Turchia, tenutosi nel lontano 325, come del Concilio di Nizza». Una stoccata, quest’ultima degna di un vero segretario di Stato: in pensione, ma all’occorrenza ancora parecchio attivo e capace.