Massimo Sideri, Corriere della sera 14/2/2009, 14 febbraio 2009
VENCHI, IL CIOCCOLATO DI CUNEO VA IN RUSSIA
Chi l’avrebbe detto che la cioccolata (senza conservanti) è un affare di medio lungo periodo? «Stiamo investendo circa un milione per l’apertura di negozi Venchi in varie parti del mondo» spiega Daniele Ferrero, azionista e amministratore delegato dello storico marchio piemontese che, nonostante il settore, non c’entra nulla con i Ferrero della Nutella.
Ma diversamente dalla vulgata del momento la molla degli investimenti non è la tesi: crisi uguale occasione.
«Non è così scontato. Per esempio noi stiamo aprendo un negozio di cioccolatini e gelati Venchi nel nuovo aeroporto domestico di Mosca, dove la gara per i duty-free è stata vinta dalla Save-Aeroporti di Venezia. Economico? Non direi, perché in questo momento il rublo è molto instabile. vero che molti imprenditori sono fermi, ma non credo sia una buona strategia. Quando i consumi ripartiranno bisognerà esserci». I nervi saldi, d’altra parte, gli servono già nella normale gestione dell’azienda: «Le mie materie prime sono nocciole piemontesi e cacao sudamericano: basta una stagione sfortunata per avere i costi alle stelle».
Stesso discorso in Argentina dove la Venchi sta trattando per aprire due negozi a Buenos Aires nonostante che le condizioni economiche per chi investe non siano facili. Forse, l’unica occasione vera arriva dalla prossima apertura in Spagna. «Solo due anni fa sarebbe stato impensabile» riconosce Ferrero. Per ora sono questi i progetti. Se poi dovessero arrivare delle occasioni di crescita ci sarà tempo per pensare alla Borsa.