Staibene.it 3/3/08, 26 febbraio 2009
Quando un individuo si gratta, il suo cervello prova un piacere simile a quello offerto dalle droghe
Quando un individuo si gratta, il suo cervello prova un piacere simile a quello offerto dalle droghe. Lo sostiene una ricerca condotta dalla Wake Forest University del North Carolina (Usa), secondo cui questa attività, portata all’eccesso, può addirittura trasformarsi in una sorta di tic. Tramite scanner di ultima generazione, gli studiosi americani hanno fotografato i cambiamenti che si verificavano nel cervello di 13 volontari mentre si grattavano le caviglie con una piccola spazzola. Risultato: si riduceva l’attività nelle aree cerebrali associate alle emozioni e ai ricordi spiacevoli, aumentava però quella della zona legata ai comportamenti compulsivi.