Lastampa.it 26/2/2009, 26 febbraio 2009
Una ricerca del Finnish Institute of Occupational Health dimostra che chi lavora più di 55 ore a settimana corre maggiori rischi di ammalarsi di demenza
Una ricerca del Finnish Institute of Occupational Health dimostra che chi lavora più di 55 ore a settimana corre maggiori rischi di ammalarsi di demenza. In Europa gli inglesi detengono il record di stakanovismo: secondo il Daily Mail un lavoratore su otto dichiara di trascorrere oltre 48 ore in ufficio ogni settimana. E analizzando i dati di 2.216 britannici, Marianna Virtanen e il suo team finlandese hanno evidenziato il legame con la malattia. Il 39% del gruppo, tutto composto da cinquantenni, è risultato lavorare meno di 40 ore a settimana, il 53% fra 41 e 55 ore e l’8% oltre 55 ore. Dopo aver sottoposto il campione a esami delle funzionalità cerebrali, gli esperti hanno rilevato un chiaro collegamento fra la quantità di lavoro e l’impoverimento cognitivo degli individui studiati, impoverimento che apre le porte alla demenza più avanti con l’età. Secondo gli studiosi, l’impatto negativo sulla salute dello stakanovismo è pari a quello provocato dal fumo.