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 2009  febbraio 26 Giovedì calendario

Il presidente russo Dmitri Medvedev ha sferzato i procuratori per l’inefficacia di fronte alle giurie all’indomani dell’assoluzione di tutti gli imputati per l’uccisione della giornalista di opposizione Anna Politkovskaya, a causa di una inchiesta giudicata da tutti i media russi e dai difensori dei diritti umani poco rigorosa e professionale

Il presidente russo Dmitri Medvedev ha sferzato i procuratori per l’inefficacia di fronte alle giurie all’indomani dell’assoluzione di tutti gli imputati per l’uccisione della giornalista di opposizione Anna Politkovskaya, a causa di una inchiesta giudicata da tutti i media russi e dai difensori dei diritti umani poco rigorosa e professionale. In un incontro con i più alti rappresentanti della procura, Medvedev ha dichiarato: «I procuratori e quelli che conducono le indagini preliminari devono imparare a lavorare tenendo conto dell’ esistenza della giuria» (introdotte nel 1993, dopo la caduta del comunismo). « arrivato il tempo di fare, e di smettere di dire che era meglio prima, quando questa istituzione giuridica non esisteva, o di ragionare dicendo che è pieno di giurati che prendono soldi per verdetti di assoluzione», ha proseguito, con evidente riferimento ai tempi sovietici, ma non solo, quando bastava una telefonata dal Cremlino per decidere una sentenza. Gli imputati del delitto Politkovskaya sono stati assolti nei giorni scorsi sulla base di un unanime verdetto di non colpevolezza pronunciato dai giurati. Il procuratore generale Iuri Caika, dal canto suo, ha difeso l’operato degli investigatori del comitato d’indagine, definendolo «professionale». Il leader del Cremlino ha invitato i procuratori a intensificare la lotta contro la corruzione, l’estremismo e la criminalità (oltre 2000 omicidi insoluti nel 2008).