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 2009  febbraio 26 Giovedì calendario

Pro e contro della scissione di un atomo - da La Stampa 1. davvero necessario costruire in Italia nuove centrali nucleari? PRO - Sono favorevole alla costruzione di centrali nucleari in Italia purché siano progettate e costruite sotto un rigido controllo di esperti

Pro e contro della scissione di un atomo - da La Stampa 1. davvero necessario costruire in Italia nuove centrali nucleari? PRO - Sono favorevole alla costruzione di centrali nucleari in Italia purché siano progettate e costruite sotto un rigido controllo di esperti. Il criterio al quale non possiamo rinunciare è la sicurezza. Un accordo con la Francia, dove sono in funzione da decenni circa 60 centrali, può appunto garantire la massima sicurezza. Rendiamoci conto che esistono centrali nucleari, non solo francesi ma anche di altri paesi, situate in prossimità del confine con l’Italia senza che si siano mai verificati incidenti degni di rilievo e che forniscono da tempo energia al nostro paese. CONTRO - No. Non appare sensato accumulare nuove scorie quando non si sa ancora come smaltire quelle vecchie, e quando non sono stati ancora bonficati i siti delle quattro centrali già esistenti. Il costo di una centrale sarebbe poi proibitivo in tempi di ristrettezze economiche: la centrale di Olkiluoto (Finlandia), una delle rarissime in costruzione attualmente, partiva da un costo iniziale di 2 miliardi di euro ed è già arrivata a 4, figuriamoci in Italia. Infine perché non risolverebbero né i problemi di dipendenza energetica (l’Italia non possiede uranio), né quelli legati all’emergenza del cambiamento climatico. 2. L’energia ricavata dal vento,dal sole o dalle maree non può essere una valida alternativa? PRO - Vedo l’energia ricavata dal vento, dal sole o dalle maree come una alternativa localmente utile sopratutto nel caso in cui venga a mancare quella nucleare o comunque fornita da centrali anche non nucleari. In famiglia abbiamo dotato la nostra casa in campagna di un sistema solare che ci formisce acqua calda ormai da anni. Non avrei alcuna obiezione ad installare un generatore di energia solare. L’energia solare o derivata dal vento è una valida alternativa purché sia disponibile a costi accessibili ed il pubblico sia adeguatamente informato su vantaggi e svantaggi. CONTRO - Per quello che riguarda le attività industriali non del tutto, certamente sì per i consumi domestici, che ammontano comunque a quasi il 40% . Non si deve pensare all’energia solare per alimentare le industrie automobilistiche, ma per abbattere drasticamente le emissioni inquinanti e i consumi delle abitazioni: un buon isolamento termico dell’edificio, accoppiato alla produzione di acqua calda per via solare e di elettricità per via fotovoltaica permette di inquinare fino al 50-60% in meno e di risparmiare energia e denaro in proporzione. In alcune nazioni il vento è già una fonte energetica significativa. 3. Non sarebbe meglio «europeizzare» le centrali esistenti distribuendo a tutti i Paesi l’energia che producono? PRO - Si tratta di una domanda a cui è difficile rispondere. Tutto dipende dalla situazione politica europea e del mercato energetico. Sono europeo convinto e penso che dare un ruolo privilegiato sul controllo dell’energia a pochi paesi europei potrebbe generare tensioni entro la Ue di cui non sento la necessità. Accetterei l’idea di una produzione europeizzata purché tratti tutti i peasi della Ue su di un piano di parità. Si tratta di una problema di natura politica e che ha poco a che fare con la scienza. In ogni caso vedo con favore un accordo europeo sul problema energetico. CONTRO - Questa potrebbe essere una buona soluzione, peraltro l’unica compatibile con le centrali nucleari che sono costantemente in produzione, a prescindere dai bisogni (per questo la Francia ci vende la propria energia, comunque la produrrebbe). Eviterebbe poi una distorsione tipica del nucleare: se hai tanta energia a disposizione, come fai a invitare al risparmio energetico i tuoi concittadini? Al mondo solo il 6,5% dell’energia primaria è prodotto per via nucleare: se davvero è così conveniente, perché non è più diffuso ? Una delle ragioni è che costa troppo e se lo possono permettere solo pochi paesi. 4. Nel mondo servirebbero migliaia di nuovi impianti per liberarsi dal petrolio. Dove smaltiremo le scorie radioattive? PRO - La tecnica attuale inserisce gli isotopi in barre di piombo che vengono stivate in cave saline. Dovrebbe essere perfezionata in modo da garantire la massima sicurezza. Sarà necessario stivare le scorie in profondità e in zone poco abitate quali il deserto del Sahara, là dove esiste garanzia che nulla possa diffondere la radioattiività. Non escludo progressi nel settore della fusione nucleare, ancora allo stadio della ricerca e che protrebbe sostiture in un futuro non troppo lontano la fissione nucleare. In ogni caso vorrei che prevalessero il buon senso, i controlli accurati e non il fanatismo antiscientifico. CONTRO - Non sarà possibile, infatti al mondo non esiste nemmeno un sito definitivo per ospitare le scorie nucleari. Nessuno sa ancora come custodire le scorie che rimangono potenzialmente pericolose per decine di migliaia di anni. Non si sa neppure in che lingua scrivere «Attenzione, Pericolo Radioattività», visto che i limguaggi umani cambianmo ogni 5000 anni e le scorie durano molto di più ! Con gli stessi investimenti previsti per il nucleare si riduce la dipendenza dal petrolio risparmiando energia, diventando più efficienti e incrementando la tecnologia delle rinnovabili, il cui «combustibile» è gratutito per sempre. PRO a cura di Tullio Regge (scienziato) CONTRO acura di Mario Tozzi (ricercatore del Cnr)