Daniela Monti, Corriere della sera 25/2/2009, 25 febbraio 2009
BARBARA E MARTINA, NUOVA COPPIA DELL’ARTE
Un Berlusconi socio di un Mondadori. già successo, però adesso è diverso. Alla fine degli anni Ottanta nel piatto c’era un impero editoriale; ora parliamo di un affare piccolo, al confronto, però molto cool, come piace dire a una certa Milano. Allora i protagonisti erano Leonardo Mondadori, scomparso nel 2002, e Silvio Berlusconi: borghesia padana, Mondadori intellettuale doc con la passione per l’arte e il collezionismo (i divani del suo salotto in via Mozart, a Milano, raccontavano gli ospiti di allora, erano belli, ma scomodi, estetica contro funzionalità); Berlusconi già soprannominato Sua Emittenza, lanciato alla conquista del fortino mondadoriano che aveva in animo di ribattezzare Sbe, Silvio Berlusconi Editore, progetto poi accantonato in fretta per la discesa in campo (politico) del Cavaliere.
Ora la partita è un’altra e a giocarla sono le figlie dei due boss di allora. Barbara Berlusconi, primogenita di Veronica e Silvio, è infatti tra i soci di una nuova galleria d’arte contemporanea, la Cardi Black Box, che fra i fondatori conta Martina Mondadori, primogenita di Leonardo. Le due ragazze ne parlano a Style, il mensile del Corriere della Sera, in edicola venerdì. La galleria sarà inaugurata dopodomani in corso di Porta Nuova, ingresso solo su invito.
Dalla storia dell’editoria italiana alla sperimentazione di nuovi modi di vendere l’arte. Sempre un Berlusconi seduto accanto a un Mondadori, però. In mezzo Nicolò Cardi, figlio di Renato, celebre gallerista milanese. la terza voce dell’intervista di Style. E non gli dispiacerà dividere il palco con le ragazze: Cardi, 30 anni, oltre che per l’arte ha una passione per il genere femminile, è uno di quegli uomini che Carrie di Sex and the City (Cardi vive a New York) chiamerebbe «sciupamodelle» e che a
Vanity Fair di se stesso ha detto: «Sono uno che si accontenta di una notte con una top. In fondo, una debolezza da nulla ». Il ragazzo è ironico, ma questa non sembrava una battuta.
Per Barbara Berlusconi, azionista e consigliere Fininvest, un bimbo piccolo (Alessandro) e un altro in arrivo, la Cardi Black Box è il primo investimento fuori dalle aziende di papà. Chi la conosce, dice che non è avventata: se ha fatto quel passo, è perché ha chiaro dove vuole andare. Per Martina, consigliere di amministrazione della Mondadori, un bimbo pure lei (Leonardo, come papà), è il passaggio da una passione a un lavoro. Le due si stimano e lo studio della filosofia – Martina è laureata in Estetica, Barbara dovrebbe discutere la tesi in ottobre, parto permettendo – ha consolidato il terreno comune.
Barbara Berlusconi ha fatto il suo esordio sulla scena pubblica nell’autunno scorso, organizzando un convegno su etica e finanza. Insolito, come avrebbero poi sottolineato Times e Guardian, per chi ha un padre criticato pesantamente per il conflitto di interesse. Da lì l’etichetta di «figlia ribelle», senza timori reverenziali, «sono indipendente, la penso a modo mio». Ora l’investimento in una galleria d’arte che, a differenza di quanto accade solitamente nel panorama italiano, nasce con due «teste» e con l’ambizione quindi di dare una bella scossa: «Per la prima volta – spiega Martina Mondadori – viene inserita la figura del curatore, indipendente dalle necessità economiche della galleria». L’imprenditore con l’obiettivo del business da una parte (Cardi), e il direttore artistico dall’altra, con un occhio di riguardo per le opere economicamente abbordabili, «diciamo dai 10 agli 80 mila euro».
Quanto c’è di casuale in questo nuovo capitolo dell’alleanza B-M? Forse nulla. La giovane Berlusconi, con quest’ultima mossa, si sta costruendo un futuro se non fuori, comunque parallelo a quello delle aziende di famiglia. E a lei più congeniale. Sua compagna di viaggio è la Mondadori. E dove vorrebbe lavorare, la figlia del premier? Proprio in Mondadori, l’azienda guidata dal 2003 dalla sorella (per parte di padre) Marina. « la prima casa editrice italiana, sarebbe un traguardo approdare lì», ha ripetuto Barbara ad Aldo Cazzullo nell’intervista a Style.
«Mio padre Leonardo – racconta Martina Mondadori – aveva una grande passione per l’arte e gusti eterogenei: i fondi oro medievali e Robert Rauschenberg. Io amo William Kentridge e Mark Rothko, che però è incollezionabile, visti i prezzi». Barbara dedica solo un accenno ai gusti artistici di papà: «Ama l’Ottocento e il romanticismo, come mamma». Poi vira sulla famiglia: «Mio padre è entusiasta della mia seconda gravidanza. Ci vediamo quasi ogni weekend, ma lui chiama tutti i giorni per avere notizie di Alessandro e si è convinto che la sua prima parola sarebbe stata "nonno"». Non è andata così, ma Berlusconi senior non se l’è presa: «Gira ovunque con l’album delle foto del bambino – chiude la figlia ”. Le ha fatte vedere o tutti, pure a Gheddafi e a Bush. Prima o poi toccherà a Obama».