varie, 25 febbraio 2009
FARE DAI TIMBRI SUL PASSAPORTO SI DEDUCE CHE FOSSE UN ASSIDUO FREQUENTATORE DEL PAESE
Thailandia, italiano impiccato: suicidio
Il corpo di Maurizio Tosadori, veronese di 52 anni, trovato in un fiume. La testa penzolava da una corda
Il fiume Chao Phraya a BangkokBANGKOK - di un italiano il cadavere trovato domenica nel fiume Chao Phraya di Bangkok, con la testa ancora penzolante da una corda legata al ponte Rama VIII. La polizia, che predilige l’ipotesi del suicidio per impiccagione, ha identificato la vittima in Maurizio Tosadori, un veronese di 52 anni che si trovava nel Paese dall’inizio di febbraio. L’identità della vittima è stata confermata dall’ambasciata italiana.
PASSAPORTO IN ALBERGO - A Tosadori si è arrivati dopo tre giorni di indagini, quando la donna che gestisce la piccola pensione dove il veronese pernottava, nella zona di Khao San Road, ha contattato la polizia. Nella camera c’era il passaporto: nella foto, un neo particolarmente visibile sulla tempia sinistra corrisponde a quello che ha la vittima. Tosadori era entrato in Thailandia dalla Cambogia, e dai tanti timbri sul documento si deduce che fosse un assiduo frequentatore del Paese. Dopo aver valutato l’ipotesi dell’omicidio, la polizia propende per l’ipotesi che l’italiano si sia tolto la vita impiccandosi con una corda da montagna. Gli esami effettuati dal Siriraj Hospital sulla testa recisa hanno definito la ferita al collo compatibile con l’ipotesi del suicidio: la violenza dello strappo - il salto nel vuoto è stato di oltre cinque metri e il corpo della vittima era in forte sovrappeso - avrebbe quindi causato la decapitazione. La morte potrebbe risalire a circa 24 ore prima del ritrovamento del corpo, quindi a sabato.
PROBLEMI ECONOMICI E DI SALUTE - Tosadori si sarebbe suicidato per le gravi condizioni di salute ed economiche in cui si trovava. La polizia ha riferito che tossiva spesso e aveva un tumore allo stomaco. L’albergatrice, che lo conosceva da tempo, ha rivelato che l’uomo era sparito sabato dopo che gli aveva intimato di lasciare la camera dopo averlo ospitato gratis per due settimane. In una lettera trovata nella stanza, assieme a diverse medicine, Tosadori ringraziava la donna per l’ospitalità. Un altro biglietto, ritrovato sul ponte con una frase in inglese che fa pensare alla disperazione per un amore difficile, era stato inizialmente associato alla vittima. Ma quel ponte è usato da molte coppie di Bangkok per lo scambio di messaggi e un confronto tra le diverse calligrafie sembra escludere l’ipotesi che il biglietto sia stato scritto dalla vittima.
25 febbraio 2009