varie, 25 febbraio 2009
Yaroslava Mochalova di 19 anni. Ucraina, «bellissima», quindici giorni fa aveva lasciato il paese natio per raggiungere la mamma, badante a Bologna, e là aveva ritrovato una Tetyana Ponomarenko di anni 36, amica di famiglia che l’aveva vista crescere, badante pure lei, molto depressa e ossessionata dalla grassezza al punto che in un mese, mandando giù quasi esclusivamente tè e caffè, aveva perso cinque chili
Yaroslava Mochalova di 19 anni. Ucraina, «bellissima», quindici giorni fa aveva lasciato il paese natio per raggiungere la mamma, badante a Bologna, e là aveva ritrovato una Tetyana Ponomarenko di anni 36, amica di famiglia che l’aveva vista crescere, badante pure lei, molto depressa e ossessionata dalla grassezza al punto che in un mese, mandando giù quasi esclusivamente tè e caffè, aveva perso cinque chili. Costei l’altra mattina chiamò la mamma della Mochalova pregandola di farle compagnia perché stava troppo male, la donna non potendo lasciare il lavoro chiese alla figlia di andarci al posto suo, lei accettò ma quando fu in casa della Ponomarenko quella d’un tratto le saltò addosso brandendo un coltello da cucina, le infilò la lama ventisei volte nel viso, nel petto, nella schiena, e poi si segò i polsi, la gola e la pancia senza riuscire a morire. A mezzogiorno di martedì 24 febbraio in un appartamento di via Mantegna 7 a a Borgo Panigale, Bologna.