Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  febbraio 24 Martedì calendario

SCHEDA CACAO


La scienza botanica ha localizzato la crescita spontanea dell’albero del cacao nei bacini dell’Orinoco e del Rio delle Amazzoni. Le prime popolazioni a coltivare la pianta furono probabilmente i maya, seguiti dai toltechi e dagli aztechi, che si insediarono a partire dal XVII secolo a.C. nell’America Centrale. Nel 1528 il ’conquistador’ Ferdinando Cortéz, sorpreso dall’infaticabilità degli indigeni che ricondusse alla loro alimentazione, trasportò in Spagna i primi sacchi di cacao. Il motivo per cui la pianta e le sue proprietà furono per lungo tempo ignorate nel Vecchio Continente risiede, principalmente, nell’impossibilità di esportarne la coltivazione. Dopo Cortéz, il fiorentino Francesco Carletti decise di importare in Europa i frutti della pianta del cacao al fine di spezzare il monopolio spagnolo, ma furono gli olandesi, abilissimi navigatori, a conquistare il controllo del mercato mondiale nel XVII secolo. Intanto, mentre le piantagioni di cacao si estendevano in Brasile e in Martinica, in alcune città europee cominciava la lavorazione del cioccolato e già nel 1606 si producevano barrette a Firenze e a Venezia. La pianta del cacao ha bisogno di un ambiente umido, caldo e ombroso per poter attecchire, un habitat simile alla foresta tropicale. Il cacao cresce oggi nelle zone tropicali di tre continenti: America, Africa e Asia. L’America Latina, culla della coltura, rappresenta appena il 12% della produzione mondiale, mentre l’Africa occidentale, dove il cacao è stato coltivato solo dalla fine del XIX secolo, è diventata la principale regione produttiva, da cui proviene il 70% del totale planetario. Il sud-est asiatico è l’area che per ultima si è affacciata in questo settore: negli anni 80 ha guadagnato il 20% del mercato e da allora il suo contributo alla produzione mondiale si è assestato intorno al 18%.