Giuliano Balestreri, Il Sole 24 Ore 21/02/2009, 21 febbraio 2009
Davanti a Paolo Bonolis è rimasto solo Bonolis. Sulla prima salita gli altri sono andati fuori giri, non sono riusciti a tenere il ritmo del conduttore romano e uno a uno si sono staccati
Davanti a Paolo Bonolis è rimasto solo Bonolis. Sulla prima salita gli altri sono andati fuori giri, non sono riusciti a tenere il ritmo del conduttore romano e uno a uno si sono staccati. La terza serata del Festival di Sanremo ha registrato uno share del 49,41% con 9,2 milioni di telespettatori (dati eleborati dalla Studio Frasi) lasciandosi alle spalle il 43,56% del duo Baudo-Hunziker (2007), il 34,85% dell’ultimo Baudo (2008) e il disastroso 32,55% di Panariello (2006). Nel mirino di Bonolis è ormai rimasto solo suo primato: il 51,89% del 2005, un risultato difficile da replicare. E forse per questo il conduttore ha nuovamente ribadito che difficilmente salirà sul palco della prossima edizione, «anche degli spiragli ci sono sempre». Spiragli che per il direttore di Rai 1, Fabrizio Del Noce, sono «inferiori all’1%». Intanto però i vertici di Viale Mazzini si godono il successo mediatico, con il direttore generale Claudio Cappon che ha sottolineato: «Il Festival è tornato tra gli asset fondamentali della Rai. L’edizione di quest’anno è così diventata anche un investimento per il futuro». La crisi del Casinò Se all’Ariston sembrano tutti soddisfatti per i risultati della competizione c’è chi, all’estremità opposta di via Matteotti, neppure si accorge della kermesse canora. Sarà uno scherzo del destino, ma a soffrire del calo di presenze legate al Festival è il Casinò, dove la competizione è nata 59 anni fa. « assurdo – dice il presidente della casa da gioco Donato Di Ponziano ”, ma un’istituzione come la nostra non trae più benefici. Peccato perché è stato proprio il Casinò a sostenere i primi anni del Festival, quando nessuno ci credeva». Anche i numeri confermano l’amaro commento del manager. Nel 2007, durante la settimana della musica, erano stati giocati 4 milioni di euro, la metà di quanto viene incassato nell’intero mese di dicembre e il 4,4% dell’anno (90 milioni). Nel 2008 le cose sono peggiorate, con la raccolta calata a 3 milioni, ma quest’anno va anche peggio. Mercoledì sera sono stati spesi 255mila euro: nel 2007, nello stesso giorno, erano stati giocati ai tavoli verdi 340mila euro. A oggi il calo tendenziale, anno su anno, è vicino al 10%, «ma lo confrontiamo con la settimana che precedeva il Festival. Insomma, la prossima rischia di andare peggio» continua Di Ponziano che aggiunge: «Siamo stati penalizzati dalla decisione della Rai di anticipare la manifestazione». Una penalizzazione che si tradurrà anche nell’esubero (incentivato) di 40 dei 420 dipendenti della casa. Le conigliette Ieri, anche se per poche ore, a rivitalizzare il Casinò ci hanno pensato le belle (ma non bellissime) conigliette di Playboy.Puntualissime, questo sì, si sono presentate, per la gioia dei fotografi, sulla scalinata della casa da gioco con orecchie finte e pon pon d’ordinanza. Perplesse le suore alla fermata dell’autobus, molto meno dubbiosi i sanremesi in coda per prendere l’aperitivo con le ragazze. Certo la loro esibizione sul Roof Garden non resterà negli annali del Festival come invece quelle di Gloria Gaynor, Barry White o Ella Fitzgerald, ma forse anche questo è un segno di come i tempi del grande Festival siano finiti. Il traffico Di certo è finita l’epoca del grande traffico, della città congestionata e delle multe per le "soste selvagge". Delle storiche code in auto neppure l’ombra, con l’eccezione di ieri notte quando i carabinieri, come tutti i fine settimana a Sanremo, hanno sottoposto all’etilometro chi entrava in centro città. «Il traffico scorre tranquillo, come in un normale venerdì», dicono dalla polizia municipale dove confermano il calo delle multe comminate, «una cosa mai successa durante il Festival». Stasera intanto tornano sul palco per la finale i big di questa edizione. Una gara che ancora non appassiona gli scommettitori, soprattutto adesso che delle conigliette è rimasto solo un ricordo. giuliano.balestreri@ilsole24ore.com