Giorgio Battistini, la Reubblica, 22/2/2009, 22 febbraio 2009
Austerity al Quirinale Napolitano taglia le spese: risparmi per 6 milioni - Il Quirinale taglia ancora le spese
Austerity al Quirinale Napolitano taglia le spese: risparmi per 6 milioni - Il Quirinale taglia ancora le spese. Il primo palazzo d´Italia prevede per l´anno in corso una riduzione dei costi di gestione per oltre 6 milioni di euro. Una riduzione analoga verrà applicata nel prossimo biennio, un´ulteriore riduzione delle spese per oltre dieci milioni di euro. Ancora una volta il Quirinale diminuisce i costi: riduzione dei viaggi all´estero (che per la verità sono già a totale carico del bilancio della Farnesina), riduzioni del personale e dei militari (il numero dei corazzieri è sceso ancora a 260 unite, sette in meno che l´anno scorso), diminuzione complessiva dei dipendenti, nei prossimi tre anni, di 250 unità, in larga parte con prepensionamenti. La dotazione del Quirinale a carico del bilancio dello Stato per l´anno in corso è di 231 milioni e 217 mila euro. Inferiore quindi di oltre sei milioni di euro rispetto alla previsione contenuta nel bilancio pluriennale dello Stato per il triennio 2008-2010. Come lo scorso anno, precisa in una nota il segretario generale del Quirinale, Donato Marra, l´adeguamento della dotazione per il 2009 è stato mantenuto entro il tetto di inflazione programmata dell´1,5 per cento. La nota del segretario generale (il «numero due» del Quirinale dopo il presidente della Repubblica) osserva inoltre che «la spesa complessiva prevista, al netto degli effetti contabili delle partite di giro e dei fondi di riserva, ammonta a 238,57 milioni di euro (230,07 se valutati al netto delle ritenute previdenziali a carico del personale). La presidenza della Repubblica conferma quindi per il secondo anno consecutivo la «tendenza alla diminuzione in valore assoluto delle previsioni di spesa, che si riduce a 1,81 milioni di euro rispetto al 2007». Il che «consolida e rafforza» «l´azione volta a contenere il tasso di incidenza della dotazione finanziaria sulle spese complessive del bilancio dello Stato». Come hanno scelto Giorgio Napolitano e i suoi collaboratori la riduzione delle spese? Spiegano al Colle che la diminuzione dei costi «riguarda sia le retribuzioni del personale (che passano da 138,8 milioni di euro nel bilancio 2008 a 135,6 milioni nel 2009) sia le spese per beni e servizi che scendono del 2,5 per cento, passando dai 138,8 milioni del 2008 a 135,6 milioni di euro del 2009. L´unico settore che registra un obbligato aumento della spesa è quello pensionistico, che passa da 78,2 milioni di euro l´anno scorso a 80,2 milioni per l´anno in corso pari al 33,62 per cento della spesa complessiva. La riduzione di questa è stata resa possibile da «misure strutturali», come la riduzione del personale di ruolo, comandato, distaccato o a contratto, con il «mantenimento del blocco del turnover immediatamente disposto all´inizio del settenato». Ma non solo anche con la cessazione del meccanismo di riallineamento automatico delle retribuzioni a quelle del personale del Senato, la soppressione di alcune indennità, la revisione complessiva delle spese. Tutte misure che hanno portato appunto a una riduzione di 251 dipendenti rispetto al 31 dicembre 2006, 74 nel solo anno 2008.