Financial Times, 24 febbraio 2009, 24 febbraio 2009
Us Airways quando il petrolio sfiorava i 150 dollari ha introdotto la tassa sulle bevande: i passeggeri che volessero bere qualcosa in volo devono pagare, come nelle compagnie low cost
Us Airways quando il petrolio sfiorava i 150 dollari ha introdotto la tassa sulle bevande: i passeggeri che volessero bere qualcosa in volo devono pagare, come nelle compagnie low cost. Vettori rivali si erano limitati ad introdurre tasse sui bagagli (anche quelli a mano) o per la prenotazione del posto, sempre nel tentativo di tenere basso il prezzo dei biglietti e ottenere i massimi introiti possibili proponendo quasi tutti i servizi a pagamento. Adesso che il petrolio è ai minimi degli ultimi cinque anni i passeggeri si sono stancati di dovere pagare ogni cosa. ”Nessuno sceglie un volo in base alle bevande che potrà avere a bordo, ma per noi, rimasti gli unici ad usare questa strategia, far pagare le bibite è un grosso svantaggio” ammette Doug Parker, amministratore di Us Airways. Per questo le bevande torneranno gratis, ma il vettore sta cercando di trovare una soluzione che le permette di incassare tra i 400 e i 500 milioni di dollari dalla sua strategia ”a la carte”, facendo pagare quasi tutto, comprese le lenzuola per scaldarsi.