da un articolo di Silvia Barigazzi, Corriere Economia, 23/2/2009, 23 febbraio 2009
Con la crisi finanziaria cresce il mercato dell’usura. La congiuntura economica sta allargando la platea tradizionalmente a rischio: a commercianti (circa un terzo delle 600
Con la crisi finanziaria cresce il mercato dell’usura. La congiuntura economica sta allargando la platea tradizionalmente a rischio: a commercianti (circa un terzo delle 600.000 vittime stimate) e privati esposti per vulnerabilità diverse, come i giocatori d’azzardo, si aggiungono oggi molti lavoratori dipendenti e imprenditori. In calo, tuttavia, coloro che si rivolgono al Fondo di solidarietà istituito al ministero dell’Interno: nel 2008 sono state presentate 313 istanze (348 nel 2007) da parte di vittime del’usura e 278 da quelle dell’estorsione (erano state 369 l’anno precedente). Lino Busà, presidente dell’associazione di Confesercenti Sos Impresa, stima in 30 miliardi di euro il fatturato annuo dell’usura. L’importo di partenza del prestito solitamente è di 5-10.000 euro. I tassi soglia di usura sono aggiornati per legge ogni trimestre. Nella tabella attuale relativa ai prestiti personali, pubblicata il 29 dicembre 2008 sulla Gazzetta ufficiale, per gli istituti di credito è di poco inferiore al 15%, per le finanziarie è intorno al 22% per importi fino a 5.000 euro, al 16,5% per valori superiori.