Corriere della Sera, 24/02/2009, 24 febbraio 2009
L’inflazione a gennaio scende all’1,6% - ROMA - L’Istat conferma: in gennaio l’inflazione ha rallentato il suo ritmo di crescita, sceso all’1,6% su base annua dal 2,2% del dicembre 2008
L’inflazione a gennaio scende all’1,6% - ROMA - L’Istat conferma: in gennaio l’inflazione ha rallentato il suo ritmo di crescita, sceso all’1,6% su base annua dal 2,2% del dicembre 2008. Mese su mese, poi i prezzi, sono addirittura calati dello 0,1%. Il tutto grazie all’accentuato ribasso dei prezzi del petrolio e al progressivo contenimento di quelli degli alimentari, che pure a livello tendenziale evidenziano una crescita ben superiore a quella dell’inflazione, il 3,8%. Tanto che la Coldiretti, torna all’attacco contro la Confcommercio chiedendo il perché di tale rincaro visto che «i prezzi alla produzione dei prodotti agricoli sempre su base annua hanno registrato un crollo del 14%». In sostanza la Coldiretti denuncia che «per ogni euro speso dai consumatori 60 centesimi vanno alla distribuzione commerciale». Pronta la risposta della Confcommercio che rispedisce al mittente le accuse: su un euro di spesa, dicono, al commerciante vanno solo 9 centesimi di guadagno netto. Fatto sta che i consumi, nonostante la crisi, continuano a tenere. Il calo dei prezzi, ha commentato il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, «non deriva dalla contrazione dei consumi come dimostrano i dati sulle vendite della grande distribuzione» il cui fatturato è salito tra il 6,5 al 10%. « un segnale incoraggiante » ha aggiunto il ministro rilevando come gli italiani «abbiano compreso che col calo dell’inflazione, del petrolio e dei tassi di interesse sui mutui, il loro potere d’acquisto non diminuisca ma aumenti». S.Ta.