Alessandra Longo, la Repubblica 17/2/2009, 17 febbraio 2009
Sabrina Ferilli ha scritto a Veltroni, quando ancora era segretario del Pd, per lamentarsi dell’immunità parlamentare concessa a Katia Bellillo, querelata dall’attrice
Sabrina Ferilli ha scritto a Veltroni, quando ancora era segretario del Pd, per lamentarsi dell’immunità parlamentare concessa a Katia Bellillo, querelata dall’attrice. I fatti: nel 2005 Sabrina Ferilli è testimonial del referendum abrogativo della legge 40 sulla procreazione assistita. Esaurito l’impegno, intervistata da Gente, confessa: «Non farei mai la fecondazione eterologa. Preferisco la strada dell’adozione». La Bellillo, al Corriere della Sera: «La Ferilli ha preso i soldi da testimonial, ha fatto il suo lavoro e poi, da saggia popolana, piuttosto che andare all’estero per la fecondazione, decide che il figlio lo adotta qui!». L’attrice la querela perché non ha preso soldi. All’inizio la Bellillo tiene il punto («Sono la cattiva? Fa nulla»), poi chiede scusa e parla di «fraintendimento». Infine, ormai fuori dal Parlamento, chiede l’immunità: «Ho parlato nella cornice della mia attività di parlamentare». La ottiene (347 voti a favore, 8 astenuti, il Pd si è diviso). Di qui la lettera della Ferilli a Veltroni.