Financial Times, 23 febbraio 2009, 23 febbraio 2009
Citigroup vuole convincere il governo statunitense a fare una nuova iniezione di capital che porterebbe la quota di azioni in mano al governo al 40%, ma fermerebbe le voci su una nazionalizzazione completa, quelle che hanno fatto precipitare i titoli delle banca a Wall Street la settimana passata
Citigroup vuole convincere il governo statunitense a fare una nuova iniezione di capital che porterebbe la quota di azioni in mano al governo al 40%, ma fermerebbe le voci su una nazionalizzazione completa, quelle che hanno fatto precipitare i titoli delle banca a Wall Street la settimana passata. Il piano prevede la conversione di 75 miliardi di dollari di azioni privilegiate in azioni ordinarie. Così la solidità finanziaria della banca migliorerebbe rapidamente, e Citi potrebbe rafforzarla ancora con un aumento di capitale da ottenere con nuove azioni. Assieme al governo potrebbero convertire le loro azioni anche i vari fondi sovrani che hanno investito in Citi e il principe Al Waleed. Il governo ci sta pensando, ma difficilmente avrà intenzione di convertire le sue azioni senza chiedere una quota di controllo. La decisione sarà comunicata presto, non domenica sera però, dato che la nuova amministrazione non vuole portare avanti l’abitudine del vecchio ministro del Tesoro, Hank Paulson, che annunciava domenica sera, a poche ore dalla riapertura dei mercati, le sue strategie anticrisi.