(Mario Luzzatto Fegiz, Corriere della Sera 19/2), 21 febbraio 2009
Qualcuno propone Mina come senatrice a vita. Sono contrari: Iva Zanicchi («Dal ’64 se n’è andata in Svizzera e non ha più pagato una lira di tasse in Italia», poi ha anche detto: «Se si mostrasse come facciamo tutti scopriremmo che ha le rughe sotto il collo, il sedere grosso
Qualcuno propone Mina come senatrice a vita. Sono contrari: Iva Zanicchi («Dal ’64 se n’è andata in Svizzera e non ha più pagato una lira di tasse in Italia», poi ha anche detto: «Se si mostrasse come facciamo tutti scopriremmo che ha le rughe sotto il collo, il sedere grosso. Massì, stia là e non rompa le scatole»); Ornella Vanoni («Il seggio di senatore a vita comporta una responsabilità politica, non è un premio. Io rifiuterei anche per non confondermi con gente diventata senatore a vita per sfuggire alla giustizia»); Gino Paoli («Credo che per un incarico del genere serva una preparazione politica»); Renga («E poi che fa? Partecipa alle sedute del Senato in video?»); Cocciante («Fare il senatore richiede impegno e vocazione e credo che lei non li abbia»). Favorevoli: Caterina Caselli («La vedo mentre alza la mano e con la sua voce ricorda al colleghi che esiste anche la musica»); Mario Lavezzi («La regina ha fatto baronetti i Beatles, non vedo perché non si possa fare senatrice Mina»).