Dario Torromeo, ཿCorriere dello Sport 19/2/2009;, 19 febbraio 2009
«In Italia c’è una sorta di dilettantismo di Stato, come accadeva una volta nei Paesi dell’Est
«In Italia c’è una sorta di dilettantismo di Stato, come accadeva una volta nei Paesi dell’Est. Un buono stipendio nei corpi militari, altri soldi che arrivano dalla Federazione, premi e quant’altro. Così si creano i presupposti per frenare l’evolversi del movimento. I migliori dilettanti restano in maglietta e i ricambi tra i professionisti non arrivano». (Lo stato del pugilato italiano secondo Patrizio Oliva)