Wall Street Journal, 19 febbraio 2009, 19 febbraio 2009
La California, fino a dieci anni fa la capitale tecnologica del mondo, si è rovinata con due decenni di troppa spesa, troppe regole e troppe tasse, che hanno esagerato l’impatto sui conti pubblici dei periodi di crescita e di quelli di crisi
La California, fino a dieci anni fa la capitale tecnologica del mondo, si è rovinata con due decenni di troppa spesa, troppe regole e troppe tasse, che hanno esagerato l’impatto sui conti pubblici dei periodi di crescita e di quelli di crisi. Nel 2008 le spese pubbliche sono salite a 145 miliardi di dollari contro i 104 del 2003, facendo della California lo Stato con il peggior credit rating degli Usa, peggio anche della Louisiana. La penisola ha anche il quarto peggior tasso di disoccupazione (9,3%, dop Michigan, Rhode Island e South Carolina) e il più alto tasso di pignoramenti, dopo il Nevada. Hanno lasciato lo Stato 1,4 milioni di immigrati che hanno perso il lavoro. L’amministrazione guidata da Arnold Schwarzenegger minaccia di licenziare 20mila dipendenti pubblici e progetta di tagliare le spese di 15 miliardi di dollari e alzare le tasse di 14,2 miliardi. I divi e i produttori di Hollywood minacciano di andarsene tutti, e per questo Schwarzenegger ha offerto all’industria del cinema un alleggerimento fiscale da 500 milioni. In pratica i ricchi liberal, come il regista Rob Reiner, che amano tasse alte, ma solo per gli altri, avranno un po’ di ossigeno fiscale. Il resto della popolazione si prepara invece a pagare molto di più.