Wall Street Journal, 19 febbraio 2009, 19 febbraio 2009
Il costo del salvataggio di General Motors e Chrysler rischia di gonfiarsi a dismisura, ben oltre i 21,6 miliardi di dollari che le due compagnie hanno chiesto alla Casa Bianca
Il costo del salvataggio di General Motors e Chrysler rischia di gonfiarsi a dismisura, ben oltre i 21,6 miliardi di dollari che le due compagnie hanno chiesto alla Casa Bianca. Il piano per aiutare Gm, in particolare, è di gran lunga quello più pesante (16,6 miliardi contro i 5 di Chrysler), e anche quello che ha più probabilità di gonfiarsi. Intanto l’azienda ha già ammesso di essere in trattativa con il Dipartimento dell’energia per ottenere 7,7 miliardi di dollari coi quali sostenere gli investimenti in motori a basse emissioni. Poi deve garantire la sopravvivenza dei suoi fornitori, in particolare Delphi, che è già in bancarotta e ha bisogno di altri 4,5 miliardi. C’è quindi Gmac, la divisione finanziaria di Gm, che ha già ricevuto 5 miliardi dal Tesoro ma avrà presto bisogno di altro denaro. Il gruppo Gm sta trattando con chi ha comprato i suoi bond per rifinanziare 29 miliardi di dollari di obbligazioni. Nello scenario più ottimistico i soldi pubblici che il governo dovrà dare alla casa di Detroit raddoppieranno i debiti del gruppo.