Silvia Fumarola, la Repubblica 19/2/2009, 19 febbraio 2009
NON CHIAMATEMI YOKO ONO A PAOLO DO SOLAMENTE CONSIGLI"
Ha i colori della Primavera di Botticelli e il carattere di un generale prussiano: è Sonia Bruganelli, la signora Bonolis, e non le dispiace essere chiamata così («Non vedo cosa ci sia di male, è la verità»), è una presenza discreta e assidua. Alle prove, seduta nelle prime file, lo sguardo complice col signor B sul palco; nascosta dietro il muro umano dei fotografi alla conferenza stampa, in prima fila al teatro Ariston, quando lui fa il cascamorto con Katy Perry che indossa il body con i colori dell´Inter e lui la rassicura scherzando: «Non essere gelosa, Sonia, non guardo la donna ma la figurina Panini». A Sanremo si è portata Silvia, la figlia più grande, che ha 6 anni, con la tata Maria, che l´ha cresciuta, e la baby sitter Denise; a Roma, con i nonni, sono rimasti Davide, 4 anni e mezzo e la piccola di casa, Adele, 14 mesi.
Sonia, era qui anche quattro anni fa, è il suo secondo festival.
«No, è il secondo festival di Paolo. Anzi vorrei chiarire come collaboro a Sanremo: ho curato il casting, mi sono sempre occupata di donne, stavolta ho scelto i modelli».
Ha gusti tremendi.
«Ma no, tante donne mi dicono: grazie, finalmente qualcuno ha pensato a noi. Non è stato facile avere Sculfor e Gandy, sa, è stata una trattativa lunga».
Si porta il lavoro a casa? Ne parla con Paolo?
«Parliamo di lavoro e di tante altre cose, avendo tre bambini abbiamo il nostro da fare».
Per molti è solo "la moglie di�": le dispiace?
«Lo capisco. Ho sposato Paolo quando avevo 23 anni, oggi le cose sono cambiate: ho 35 anni, tre figli, sono cambiata io. Ma va bene così».
Qualcuno la paragona a Yoko Ono, si dice che Paolo sia un po´ succube.
«Non è così: ho un viso da bambina che inganna e un carattere di ferro. Mi scoprono dopo. Sono come tante altre donne, è Paolo che è diverso dagli altri uomini».
In che senso?
«Tutti gli uomini chiedono consiglio alla moglie, ma lo fanno privatamente. Lui lo fa davanti a tutti, magari in riunione: "Sonia, che ne pensi?", e io dico la mia. Così è nata la leggenda che fa quello che gli suggerisco. Non è così, lui decide col suo manager Lucio Presta. Comunque è noto che noi donne abbiamo senso pratico...».
Gelosa?
«Lo sono stata, moltissimo. Poi ho capito che dovevo vivere: soffro di gastrite, non riuscivo neanche a mangiare. Sono cambiata da quando ho avuto i figli, mi sento più sicura».
Che pensa delle polemiche sul compenso?
«Paolo risponde delle cose che fa. Tanto resta comunque "quello che suda, ha la parlantina e guadagna molto"».
Era preoccupata per gli ascolti?
«So che Paolo ha fatto tutto al meglio, e non è semplice organizzare una macchina come questa: con tante aspettative e i cantanti che hanno le loro esigenze. Sono felicissima della prima serata e spero che vada avanti così».
vero che farà l´opinionista alla Fattoria?
«Non lo so ancora. Con Cesare Lanza, uno degli autori, ho un rapporto di fiducia, gli chiedo consigli, mi conosce da quando ho vent´anni. I reality mi divertono, ma conosco l´ambiente. Sono sempre la signora Bonolis, no? Devo ragionarci».