Maurizio Tropeano, La stampa 19/2/2009, 19 febbraio 2009
PER SALVARE IL PREMIO SPUNTA DACIA MARAINI
Non si può parlare di un commissariamento ma la Regione, la madre di tutti i mecenati del Premio Grinzane Cavour, ha deciso di giocare un ruolo attivo in questa fase di transizione. Nell’ipotesi sempre più concreta di un passo indietro di Giuliano Soria punta ad indicare due tecnici, un esperto di organizzazione e un commercialista, da affiancare al comitato di saggi che dovrebbe occuparsi degli aspetti culturali.
L’assessore alla Cultura, Gianni Oliva, non fa nomi ma spiega che la volontà della giunta Bresso è «di dare continuità ad un progetto che ha portato notevoli e positive ricadute all’intera regione e che adesso deve far fronte ad un crescente danno di immagine».
Ecco perché per formare la squadra di saggi si cercano personaggi autorevoli e di garanzia. Tra i papabili ci sarebbe Dacia Maraini. La scrittrice si aggiungerebbe al matematico Piergiorgio Odifreddi, al presidente emerito della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky, al docente Arnaldo Colasanti e agli scrittori Alain Elkann e Lorenzo Mondo.
Gli altri soci del Premio
La transizione dovrà rispettare lo Statuto dell’Associazione che affida ad un vicepresidente - carica lasciata finora scoperta - la sostituzione del numero 1 per assenza o impedimento. Si potrebbe percorre anche la via della nomina di un segretario generale e di un coordinatore di segreteria. Un ruolo chiave può giocarlo l’assemblea dei soci. Secondo un verbale del 15 novembre del 2006 oltre a Soria i soci presenti sono Fabrizio Manacorda, Claudio Morra, Daniela Buzzoni, Carlo Boggio e Giuseppina Pippione.
Stop ai monopoli
Resta da capire se la scelta dell’assessore Oliva basterà a smorzare le polemiche che sono montate in Consiglio regionale. Ieri, a nome dell’opposizione il capogruppo di Forza Italia/Pdl, Angelo Burzi, ha ufficializzato la richiesta di una commissione d’indagine «perché a fronte della mole di fondi pubblici erogati in tutti questi anni e dell’assenza di strumenti di controllo sul loro impiego la Regione non può più essere semplice spettatrice». Anche Stefano Lepri, vice-capogruppo del Pd, punta il dito contro i contributi per le ristrutturazioni delle sedi, assegnati con continuità e discutibile discrezionalità». Lepri chiede che nel codice etico in preparazione siano inserite norme «per porre fine ai monopoli culturali e alla loro dipendenza esclusiva dai fondi pubblici» e, soprattutto, per «non sostenere le finte associazioni che sono invece ditte individuali dove il fondatore regna per sempre».
La società per fare il vino
Nel bilancio 2007/2008 dell’Associazione tra le voci attive è registrata la partecipazione con 28,5 mila euro alla società Territori di Cultura Srl. L’Associazione detiene il 95% del capitale, l’altro 5% è in mano a Soria. La società, amministrata da Carmelo Pezzino, ha chiuso il bilancio 2007 con una perdita di 13.258 euro e ricavi per 60 euro. Nelle note integrative al bilancio si legge che nel corso del 2007 sono stati conclusi gli accordi contrattuali per la gestione affidata ad una ditta esterna specializzata della Vigna Grinzane. E in «attuazione di tali accordi la società ha provveduto ad acquistare bottiglie, capsule e turaccioli che verranno utilizzati per l’imbottigliamento dei vini prodotti nel 2008».