Pierluigi Panza, Corriere della sera 19/2/2009, 19 febbraio 2009
SCELTI GLI ITALIANI PER LA BIENNALE. NEL SEGNO DI MARINETTI
Il ministero per i Beni culturali ha annunciato ieri i nomi degli artisti che esporranno nel Padiglione Italia alle Tese delle Vergini dell’Arsenale nella prossima 53ma Biennale di Venezia (7 giugno – 22 novembre). La mostra, intitolata «Collaudi», a cura di Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice, sarà un omaggio alla poetica di Marinetti nel centenario del Futurismo. Tra i venti artisti che lavorano su materiali diversi – in parte già anticipati dal «Magazine» del Corriere – figurano nomi noti (come Sandro Chia, Aron Demetz, Daniele Galliano e Marco Lodola) e giovani come Sissi.
«Abbiamo cercato di non fare una semplice selezione, ma una mostra con un concept. Speriamo che gli artisti lavorino sul senso della poetica marinettiana, ma che si esprimano con diversi linguaggi figurativi», afferma Luca Beatrice. «Per tutti il punto fermo è l’attenzione a un manufatto, che deve essere creato e presente, qualunque esso sia». Non si punta solo sulla pittura (come con Galliano e Chia), che comunque rialza la testa dopo le precedenti Biennali, ma anche su scultura (Sissi), video (Masbedo), brillanti Swarowsky (Bolla) e ceramiche (Bertozzi&Casoni). «Il nostro sguardo – affermano Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli – si è concentrato soprattutto sulla generazione dei 40-45enni, arricchendolo con alcune proposte più giovani e con maestri che rappresentano punti di riferimento visivo e culturale».
Certamente il maggior spazio a disposizione nel nuovo padiglione ha indotto i curatori ad ampliare il numero degli artisti (quasi una collettiva), basti ricordare che due anni fa la curatrice Ida Gianelli ne scelse solo due: Penone e Vezzoli. Per taluni, questo, è un segno di pluralismo; secondo altri può essere interpretato come «paura di scegliere, che induce alla non-selezione», come ha dichiarato Germano Celant.
«Applaudo al ritorno del Padiglione Italia – ha dichiarato il ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi – raddoppiato negli spazi grazie alla collaborazione con la Biennale. La creatività italiana torna così al centro della esposizione recuperando un ruolo cruciale in una fra le maggiori manifestazioni al mondo dedicate al contemporaneo».