Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  febbraio 19 Giovedì calendario

SANREMO

Sanguigna e diretta come sempre. Iva Zanicchi, con Tricarico e Afterhours, è stata bocciata dalla giuria. Il Festival non finisce qui, ci saranno dei ripescaggi, ma adesso la strada è in salita. E se fosse stata colpa di Roberto Benigni che ha sbeffeggiato il testo di «Ti voglio anche senza amore» prima della sua esibizione? «Lo stimo, è un genio, anche se un po’ di parte, ed è padronissimo di fare quello che vuole. Si piglia le sue responsabilità per le cose che dice, anche se sono volgari come quella sull’amplesso fra me e Berlusconi, ma non è questo il problema».

E quale sarebbe? «Che sul palco non sono riuscita a dare quello che dovevo per un’eccessiva tensione, in parte perché ero infastidita da quel monologo». Iva racconta così il dietro le quinte: «Mi stavo truccando e in camerino sono venuti a dirmi che Roberto stava parlando di me. Di impulso, sarei voluta andare sul palco per dialogare con lui, ma ci sono delle regole da rispettare. Perciò sono entrata rigida, tesa».

La cantante non cerca scusanti: «Magari mi avrebbero eliminato lo stesso, però avrei preteso di esibirmi prima di Benigni. E il suo sarebbe stato un bellissimo spot. Non credo abbia influenzato la giuria, ma ha influenzato me».

Bonolis ha giurato che non sapeva nulla del monologo, ha ammesso che Iva «è stata penalizzata » e le ha offerto di andare in diretta ieri sera a spiegare cosa era accaduto. Lei ha sportivamente rifiutato. Tiene però a far passare il messaggio del testo che, sì, racconta di una donna che pretende puro sesso da un uomo, ma… Prego signora: «Questa canzone è il grido d’amore, disperato, di una donna matura che dopo aver dato tanto, decide di continuare a frequentare l’uomo che ha amato anche solo per sesso, perché non vuole più soffrire. Qualcuno ha detto che ho osato troppo perché sono una nonna. Ma non son mica una santa, boia d’un mondo ladro».

Pensa di fare ricorso? «Sono contro i ricorsi, non l’ho fatto neanche quando ho vinto alle europee e mi hanno "ciulato" il posto».

Ed eccoci allora alle polemiche per la sua partecipazione a questo Festival, visto che è eurodeputato per Forza Italia. Qualcuno ha parlato di campagna elettorale.

Si ricandiderà? «Oddio, da come sta andando qui, forse sì – ammette candidamente ”. Però in Europa ci si va seriamente, e con due serate in Italia guadagno più di quello che guadagno lì in un mese. Se a giugno mi ricandido lascio un lavoro che faccio dal ’62. Mi dispiace, ma non si possono fare insieme le due cose».

Infine una stoccata per Mina: «In Italia a una certa età bisogna mandarci al macero. Ma forse lei fa bene così. Se si mostrasse come facciamo tutti scopriremmo che ha le rughe sotto il collo, il sedere grosso. Massì, stia là e non rompa le scatole».