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 2009  febbraio 19 Giovedì calendario

Il debito complessivo di comuni e province ammonta a 55,4 miliardi di euro. E di questi il 57,5% sono prodotti derivati (stima della Corte dei conti in un rapporto presentato al Senato nell’ambito dell’indagine sull’utilizzo e la diffusione della finanza derivata nelle pubbliche amministrazioni del 2007)

Il debito complessivo di comuni e province ammonta a 55,4 miliardi di euro. E di questi il 57,5% sono prodotti derivati (stima della Corte dei conti in un rapporto presentato al Senato nell’ambito dell’indagine sull’utilizzo e la diffusione della finanza derivata nelle pubbliche amministrazioni del 2007). In particolare per quanto riguarda i comuni il totale del debito ammonta a 46,6 miliardi di cui 27,3 miliardi sono in prodotti derivati. Mentre per quanto riguarda le province di complessivi 8,8 miliardi di debito i derivati ammontano a 4,6 miliardi. Dall’analisi, che esclude le regioni Piemonte, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, emerge che a utilizzare gli strumenti derivati sono stati 737 comuni, pari all’11,4% del totale. La maggior parte sono concentrati in Lombardia (93 enti) e Campania (66 enti). Ben 84 enti hanno una popolazione inferiore ai 2.000 abitanti e 181 enti hanno una popolazione compresa tra 2.001 e 5.000 abitanti. Dai dati raccolti emerge inoltre che, nel bilancio di previsione 2008, i comuni che prevedono delle perdite in relazione alle operazioni derivate ammonta al 52,5%, cioè 387 enti su 737. Mentre il 36,8% ritiene positiva la la situazione dell’operazione e il 10,7% non ha fornito informazione.