Antonio O. Ciampi, Italia Oggi, 19/2/2009, 19 febbraio 2009
LA RECESSIONE SI VINCE IN CROCIERA
Ma cos’è questa crisi? Dai risultati 2008 e dalle previsioni 2009 sembra che il mercato delle crociere resti immune dalle più gravi conseguenze della crisi finanziaria internazionale. Nel gennaio 2008 Clia (Cruise lines international association) stimava in 13 milioni (di cui 10,5 nordamericani) i croceristi, con un lieve aumento sui 12,6 milioni del 2007. Stime confermate dai risultati. Ma ribadiva anche, assieme all’Ecc (European cruise council), che il Mediterraneo è il mercato in maggior crescita, potenziale e reale.
Negli Usa il rapporto popolazione-crocieristi è del 3%, in Gran Bretagna è del 2,2%, in Italia dell’1%. Se l’Europa raggiungesse il rapporto britannico del 2,2% il mercato complessivo salirebbe del 40%. Le prospettive ci sono. Il numero di croceristi europei è destinato a crescere del 30% dal 2008 al 2012, passando da 4,6 a 6 milioni secondo Cruise industry news e l’Europa rappresenta attualmente il 40% della domanda di viaggi e turismo nel mondo, contro il 27% del Nord America, ed è destinata a crescere di un ulteriore 10% dal 2008 al 2012, secondo Wttc.
La vacanza in crociera, anche in tempi di crisi, ha rapporti di costo contenuto e servizio medio-alto che danno al fruitore un ottimo rapporto qualità-prezzo, grazie anche alla competizione tra gli operatori (in Italia ai leader storici Costa Crociere e Msc si sono uniti anche Royal Caribbean e i greco-ciprioti di Louis cruises) che consente sconti, prezzi bassi, facilitazioni. L’Italia è il paese con più porti d’approdo al mondo, con Civitavecchia leader assoluto (1,85 milioni i passeggeri attesi nel 2009), seguita da Venezia (1,2), Napoli (1,1), Livorno (840 mila), Savona (680 mila), Genova (620 mila), Palermo, Bari e Messina.
La capillarità portuale italiana aiuta a crescere. La stagione 2008, secondo le stime di Cemar agency network, si è chiusa col record di 8,534 milioni di passeggeri nei porti italiani (+11,6% sul 2007) e di toccate-nave (4.758, + 8,58%). Nonostante la crisi economica mondiale, le stime per il 2009 mantengono più o meno stabile il numero dei passeggeri (8,49 milioni), con una diminuzione delle toccate (4.288 previste, -9,8%). Il che significa che si alzerà la media di riempimento delle navi, o ne aumenterà la capacità.
Questo grazie anche all’entrata in servizio delle nuove ammiraglie di Costa (Luminosa a fine aprile e Pacifica a fine maggio) che saranno seguite da Deliziosa a fine gennaio 2010 (le tre navi faranno crescere del 16% entro il 2010 l’offerta di Costa) e da altre due entro il 2012 per un investimento complessivo di 2,4 miliardi di euro.
Anche Msc ha incrementato la flotta, così come la maggior parte dei players e con l’entrata in flotta di Fantasia (18 dicembre 2008), Splendida (giugno 2009) e Magnifica (fine 2009, destinata ai Caraibi) prevede un incremento del 50% in capacità, che arriverà a 1 milione/letti/anno e 29 mila letti totali in flotta. Al momento, sono 39 le nuove cruise ship in ordine per un valore complessivo di 23 miliardi di euro e un’elevata percentuale di queste è destinata al mercato mediterraneo.
Lavori in corso anche per incrementare la ricettività portuale. A Savona, ormai stabilmente home-port di Costa, si pensa alla realizzazione del secondo terminal Palacrociere (10 milioni di euro, pronto nel 2010), mentre è stato inaugurato il terzo accosto del primo Terminal, il che permette ora di ospitare fino a tre navi da 8 mila letti complessivi.
A Venezia entrerà in esercizio il Terminal Isonzo (95 milioni di investimento in 14 mesi) e a Ravenna l’Autorità portuale sta selezionando il gestore del nuovo terminal crociere di Porto Corsini, in grado di accogliere navi fino a 3.500 letti e pronto, si spera, a primavera 2010. A Livorno la nave più grande del mondo, Independence of the Seas, ha inaugurato a fine stagione il molo Italia).