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 2009  febbraio 19 Giovedì calendario

NUOVI MARCHI, L’ITALIA TRA I LEADER

Il nome è inglese, ma la nazionalità è italiana: ’Handy Dandy’ è il 500 millesimo marchio registrato presso l’Ufficio per l’armonizzazione del mercato interno dell’Unione Europea. Ieri l’olandese Wubbo de Boer, che guida l’agenzia, era a Milano per festeggiare l’occasione nel Paese che, in questo momento, si sta muovendo controtendenza rispetto al resto del Vecchio Continente.
Nonostante la crisi economica l’Italia ha infatti aumentato la registrazione di nuovi marchi e disegni. « diventata il 4° Paese, dopo Germania, Usa e Gran Bretagna, per richieste di registrazione di marchi comunitari» ha spiegato de Boer. Nell’ultimo trimestre 2008, infatti, l’Italia ha fatto registrare un -4% rispetto agli ultimi tre mesi del 2007, contro un -8% della Francia, -14% della Spagna, -17% del Regno Unito e -21% degli Stati Uniti. Meglio del Belpaese ha fatto soltanto la Germania, le cui richieste di registrazione a marchio comunitario si sono contratte appena del 2%.
Nonostante la diminuzione complessiva delle richieste nel secondo semestre, il 2008 ha chiuso rispetto all’anno precedente con un saldo di poco negativo (87.000, solo 1.000 in meno del 2007) rispetto all’anno precedente. Più in generale, l’Italia risulta al quarto posto (con l’8% delle domande) tra i Paesi che si avvalgono della protezione derivata dalla registrazione dei marchi, preceduta soltanto da Germania, Stati Uniti e Regno Unito, e al secondo posto per quella dei disegni. La registrazione europea consente di ottenere con una sola operazione la copertura legale in tutti i 27 paesi membri dell’Unione. Oggi registrare un marchio costa 1.600 euro, ma tra poche settimane l’operazione costerà il 40% in meno: saranno possibili richieste «on-line» a un costo complessivo di 900 euro.