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 2009  febbraio 25 Mercoledì calendario

Signora Mentana, lunedì 9 febbraio come ha passato la serata? «In casa. Non esco spesso, anzi. Una volta messi a letto i bambini (Giulio e Vittoria, quasi 3 anni e 17 mesi, ndr) sono sempre abbastanza stanca

Signora Mentana, lunedì 9 febbraio come ha passato la serata? «In casa. Non esco spesso, anzi. Una volta messi a letto i bambini (Giulio e Vittoria, quasi 3 anni e 17 mesi, ndr) sono sempre abbastanza stanca. Anche quel lunedì ho visto Il Grande Fratello che, al contrario dell’anno scorso, riesce a tenermi sveglia. Mi diverte molto. Sulle altre reti quasi tutti si occupavano della tragedia di Eluana. Mi sembrava ci fosse una copertura sufficiente da parte delle grandi emittenti. Non sapevo nulla di ciò che era accaduto. Enrico deve avermi cercato, ma il telefonino aveva la vibrazione e io dormivo… mi è dispiaciuto molto non essergli stata vicino, non partecipare a ciò che gli stava accadendo. Conosco Enrico, è un romantico e tiene moltissimo al suo lavoro e all’azienda». Il giorno dopo, quando ha saputo, si è preoccupata? «Ho letto i giornali e vissuto da sola quei momenti, ma in fondo ero tranquilla. E poi, già era accaduto qualcosa di simile con il Tg5. sapevo che potevo essere o non essere d’accordo con lui su certe modalità, su alcuni passaggi, ma comunque, alla fine, ha sempre le sue ragioni. Sa che cosa è giusto fare e io lo sosterrò sempre. Enrico è tornato solo all’ora di cena, stravolto. Siamo andati a cena da amici, dove abbiamo anche visto la partita. Abbiamo cercato di parlare d’altro. Voleva distrarsi». Non avete affrontato l’argomento? «Enrico ha le sue idee, e io le rispetto. Non abbiamo sempre le stesse opinioni. Enrico è un grande professionista, ma questo non vuol dire che dobbiamo per forza andare d’accordo su tutto. Anni fa, per esempio, lui disapprovò il mio intervento da Chiambretti». E in questo caso? «Sulle prime, a botta calda, sono rimasta perplessa, ma poi l’ho appoggiato in pieno».