Valerio Palmieri , Chi, 25 febbraio 2009, 25 febbraio 2009
Sul suo comodino c’è un libro di Marco Travaglio («Mi piace il suo modo di dire la verità e non avere paura», dice), sul suo computer brani di Freud («Lui sostiene che l’omosessualità è contronatura e che si può cambiare»)
Sul suo comodino c’è un libro di Marco Travaglio («Mi piace il suo modo di dire la verità e non avere paura», dice), sul suo computer brani di Freud («Lui sostiene che l’omosessualità è contronatura e che si può cambiare»). Per affrontare il suo Festival da ”uomo nel mirino”, a causa del brano Luca era gay, Giuseppe Povia si è attrezzato. «Sono a posto con la coscienza. Volevo soltanto raccontare la storia di un omosessuale che si innamora di una donna consapevole delle conseguenze». L’ha fatto per farsi pubblicità? «Sapevo che, solo per il titolo, qualcuno si sarebbe arrabbiato. Se basta questo, scriverò solo titoli». Ha detto di essere stato gay per sette mesi. «Non era vero, ho detto una c…ata».