Dagospia, 18/02/2009, 18 febbraio 2009
CIAMPI, D’ALEMA, TREMONTI, PRODI, ROSSI: NAPOLETANO PRONTO PER IL CORRIERE
Chi ha detto che non c’è un successore per Paolino Mieli, il megadirettore del "Corriere della Sera"? Anche se Paolino sta volteggiando come un uccellaccio sulle spoglie di Veltroni e del Partito Democratico ai quali ha dedicato fiumi di parole, tutti sanno che la sua poltrona è in bilico sul cornicione del Palazzo e potrebbe precipitare nei prossimi due mesi. Nel migliore dei casi, "Saponetta" dovrebbe essere "commissariato" da un paio di vice-direttori nuovi e vicini ai Bazoli e Geronzi.
Di questa situazione sembra consapevole anche un giornalista 48enne di La Spezia che ha messo radici salde nella politica romana e si muove. Si tratta di Roberto Napoletano, il direttore del "Messaggero" che negli anni ’90 è stato al "Mattino" di Napoli e vicedirettore del "Sole 24 Ore".
Le ultime mosse di Napoletano non sono prive di astuzia. Il suo giornale è diventato una specie di lanterna magica dove appaiono a rotazione personaggi autorevoli di destra, centro e sinistra. La sua filosofia è assolutamente trasversale e offre la ribalta articoli e editoriali firmati da Carlo Azeglio Ciampi, Guido Rossi, Massimo D’Alema, Romano Prodi e Giulietto Tremonti. un gioco bizzarro che provoca sorprese come l’elogio che Prodi ha fatto di Tremonti e che è stato ricambiato da quest’ultimo con enfasi sperticata.
D’altra parte Napoletano conosce i "Padroni d’Italia" e ad essi ha dedicato un libro nel 2004.