Dagospia 18/02/2009, 18 febbraio 2009
1 - COME SARA’ MESTO IL FOREX DI MILANO PER PROFUMO E BAZOLI
Per i banchieri che sabato mattina dovranno arrivare al Forex di Milano, questo tradizionale appuntamento è una grande rottura di scatole.
In questo periodo la maggior parte di loro è sotto stress e guarda allibita il crollo dei titoli che rendono le banche e le loro poltrone sempre più vulnerabili. Purtroppo all’incontro presso il Padiglione 2 di Fiera Milano City non si potrà mancare perché sabato dopo i saluti di circostanza del verginale Formigoni e di donna Letizia Moratti di Rivombrosa ("vedova" del suo protetto Paolo Glisenti) interverranno nell’ordine il banchiere McKinsey di Unicredit, Alessandro Profumo, e alle 11,30 Mario Draghi, il Governatore che sabato scorso al G7 di Roma ha intimato alle banche di tirar fuori i titoli tossici.
E qui sarà davvero divertente vedere la faccia del banchiere di piazza Cordusio che su questa materia ha promesso di dire presto la verità per tagliar corto alle insinuazioni del mercato. Il Forex non è certamente la sede in cui Profumo deve giustificare le strategie che lo hanno portato ad allargare il suo impero in quei paesi dell’Est che oggi tremano e rischiano di diventare un boomerang.
Nella sua infinita modestia Dagospia aveva accennato un mese fa al rischio che paesi come l’Ucraina e il Kazakistan si sfarinassero tra le mani degli investitori stranieri e in particolare di Unicredit. A distanza di un mese queste previsioni da marciapiede sono state confermate da un rapporto di Moody’s che ieri ha fatto precipitare in Borsa i titoli Unicredit e IntesaSanPaolo.
Il programma dei lavori del Forex prevede che dopo il discorso del Governatore gli illustri ospiti visitino l’esposizione organizzata nei padiglioni di Fiera Milano, ma è sicuro che appena Draghi avrà pronunciato il suo discorso, Cesarone Geronzi e gli altri banchieri scapperanno di corsa per tornarsene a casa.
Il clima di quest’anno è ben diverso da quello del Forex 2005 quando a Modena il pio Governatore Antonio Fazio si mise a passeggiare ostentatamente attorno al Duomo sottobraccio a Gianpiero Fiorani ed Emilio Gnutti, due cadaveri della finanza italiana. E anche se gli organizzatori dell’edizione di quest’anno hanno previsto per le mogli dei banchieri una colazione al ristorante "Don Lisander" e lo shopping nel quadrilatero della moda, non è il momento di intaccare i ricchi bonus che i mariti hanno guadagnato negli anni scorsi.
Su questi bonus sta per calare la scure di Giulietto Tremonti, il ministro-teologo che concederà alle banche i suoi "Tremonti bond" a condizione che i banchieri "tossici" liberino il campo e imbocchino la strada di una povertà francescana.
Uno spettacolo che forse non vedremo mai.