Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  febbraio 18 Mercoledì calendario

La Trump Entartainment Resorts ha chiesto la bancarotta martedì. la terza volta per la compagnia che gestisce i casinò, in cui il fondatore Donald Trump controlla il 28%

La Trump Entartainment Resorts ha chiesto la bancarotta martedì. la terza volta per la compagnia che gestisce i casinò, in cui il fondatore Donald Trump controlla il 28%. L’ultima convocazione alla corte fallimentare risale al 2005. Trump si è già dimesso dalla carica di presidente, la figlia Ivanka è uscita dal consiglio d’amministrazione. La Trump Entartainment pochi giorni fa si è rifiutata di pagare 56 milioni di dollari di obbligazioni, spiegando di preferire tenere i soldi in cassa. Le azioni del gruppo hanno perso il 41% del suo valore solo nel giorno delle dimissioni del fondatore. L’azienda controlla, tra gli altri, il casinò del Taj Mahal, il Plaza Hotel & Casino e il Marina Hotel di Atlantic City. Il suo debito totale, in obbligazioni, ammonta a 1,25 miliardi di dollari, mentre alle banche deve 500 milioni. L’industria dei casinò sta soffrendo molto la crisi globale, le maggiori compagnie, come Harrah’s Entartainment, Mgm Mirage e Las Vegas Sands, sono state costrette a vendere molte proprietà, hanno licenziato migliaia di persone e hanno bloccato i piani di sviluppo. Station Casino ha già chiesto la bancarotta.