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 2009  febbraio 18 Mercoledì calendario

LA NUOVA ALITALIA SFIDA LE TURBOLEZE AL DECOLLO


Dopo un primo mese flop, con gli aerei che hanno viaggiato mezzi vuoti, la nuova Alitalia prova a decollare davvero. Con un servizio più puntuale e un’offerta da
low cost, la compagnia cerca di rea­gire ai contraccolpi della recessione e alla sfida dell’alta velocità ferro­viaria che, al contrario, è partita con il vento in poppa.
Nei primi due mesi di servizio il tre­no veloce Roma-Milano, con la per­correnza scesa a 3 ore e 30 minuti, ha portato al 48-50% la sua quota di mercato dal 39% di un anno fa, quando l’aereo superava il 50% (og­gi è sotto il 40). I viaggiatori della fer­rovia a gennaio sono stati 192mila, contro i 150mila scarsi del primo mese 2008. Il duello treno-aereo dunque, almeno per ora, ha visto il primo in netto vantaggio. Il feno­meno è ben noto in Europa dove l’a­pertura delle tratte ferroviarie velo­ci sulle medie distanze, come tra Ma­drid e Barcellona o tra Parigi e Lon­dra ha sempre inferto duri colpi al concorrente dei cieli. In Italia però il merito non è solo dei fiammanti tre­ni Frecciarossa messi in pista dal­l’ingegner Mario Moretti, gran capo delle Fs. E le difficoltà dell’aereo van­no messe in conto soprattutto alla drammatica crisi della vecchia com­pagnia pubblica che con un fine an­no da incubo – tra commissaria­mento, scioperi, riduzione dell’atti­vità e rischi di crac definitivo – ha messo in fuga i clienti: nel dicembre scorso erano crollati del 64% rispet­to a dodici mesi prima. Solo dal 13 gennaio, con il decollo targato Cai, si è riattivato un servizio vero e proprio. La puntualità dei vo­li è salita all’80% e la regolarità al 99%. Ma il servizio è rimasto sot­toutilizzato. Nel primo mese di atti­vità l’indice di riempimento degli ae­rei è sceso al 43% quando un anno fa Alitalia ed AirOne stavano oltre il 60%. Sulla sola tratta Milano-Roma (la più importante del network) i passeggeri sono crollati di quasi cen­tomila unità mentre quelli che han­no viaggiato stavano comodissimi: 6 posti su dieci erano vuoti. «Nelle pri­me settimane la priorità era far vo­lare gli aerei», ha spiegato l’ammi­nistratore delegato Rocco Sabelli. Ma ora, assicurano dal gruppo, la musi­ca sta cambiando. La controffensiva è partita dai prez­zi, con il lancio di un promozione da ben 2 milioni di posti complessivi a 99 euro andata e ritorno per volare in Italia e in buona parte d’Europa: riguarda viaggi singoli tutta la setti­mana e viaggi in coppia (al prezzo del singolo) nei week end. Un’offer­ta più da compagnia low cost che da vettore tradizionale, che ha già avu­to un impatto sulle prenotazioni e sull’affollamento degli aerei, fanno sapere da Alitalia, che annuncia al­tre iniziative nel quadro di un nuo­vo approccio tariffario. Del resto og­gi il volo singolo Roma-Milano con­tinua a costare (nei giorni feriali) 326 euro, ben più di caro dell’andata e ri­torno, un prezzo alla portata della sola clientela business.
Sabelli ha preannunciato novità im­minenti anche sul fronte del servizio, con l’obiettivo di accorciare tutti i tempi di pre-volo negli aeroporti (ceck-in, controllo sicurezza, im­barco). Sulla Roma-Milano Linate si dovrebbe arrivare a un servizio na­vetta con gate aeroportuali dedicati e la possibilità per il passeggero di salire sul primo volo in partenza.
Per la nuova Alitalia è vitale frenare l’emorraggia di clienti verso il treno e possibilmente invertire la tenden­za. Il piano industriale prevede un pareggio dei costi con un riempi­mento degli aerei intorno al 67% (ol­tre 20 punti più di oggi) che i mana­ger vorrebbero raggiungere entro maggio. Altrimenti le perdite opera­tive saranno destinate a lievitare ri­spetto alle previsioni e il bilancio in pareggio ad allontanarsi ben oltre i due anni previsti mentre la reces­sione mondiale certo non aiuta.
La tempistica è importante perché nel prossimo dicembre l’alta velo­cità farà un altro passo avanti: con l’i­naugurazione dei nuovi binari tra Bologna e Firenze il tempo tra Mila­no e Roma si ridurrà in media di un’altra mezz’ora e Trenitalia preve­de una o due coppie giornaliere di treni che collegheranno le due me­tropoli in 2 ore e 45 minuti. Anche l’offerta sulla tratta, già saliti da 34 a 50 corse al giorno con il nuovo ora­rio, potrebbe incrementarsi ulte­riormente se la domanda si confer­merà sostenuta. Per le Fs che pun­tano molto sull’alta velocità (anche a discapito, accusa qualcuno, delle tratte locali) la sfida all’aereo e ad A­litalia certamente continuerà.