Corriere.it 17/2/2009, 17 febbraio 2009
L’enorme utilizzo di immagini femminili sexy da parte di pubblicità e media fa diventare le donne davvero oggetti nella mente maschile
L’enorme utilizzo di immagini femminili sexy da parte di pubblicità e media fa diventare le donne davvero oggetti nella mente maschile. Lo dimostra uno studio condotto da Susan Fiske, psicologa della Princeton University in New Jersey, e presentato al più importante congresso scientifico del mondo, quello dell’American Academy of Advancement in Science. Secondo i dati raccolti, dopo la visione di queste foto si attivano intensamente le aree cerebrali normalmente accese prima di maneggiare utensili da lavoro come martello e cacciavite; allo stesso tempo foto di donne sexy hanno il potere di spegnere nel cervello maschile i centri neurali dell’empatia, ovvero quei circuiti deputati ad interagire con gli altri e a comprenderne le emozioni. Le foto di donne sexy, quindi, alterano la percezione maschile della donna «come se i maschi pensassero di agire direttamente su quei corpi femminili», come se le donne «non fossero completamente esseri umani»: «L’unica altra volta in cui abbiamo visto accadere tutto questo è quando le persone guardano immagini di barboni o drogati, perché davvero non si vuole pensare a quello che sta accadendo a questa gente».