Gianandrea Gaiani, Libero, 12/2/2009, 12 febbraio 2009
PANCETTA VIETATA, SOLDATI DI CORVE’ IN PALESTRA
Sembra tramontare nella trippa il mito della professione militare come simbolo di eccellente forma fisica. Uno stereotipo ridicolizzato in Italia dai film del Colonnello Buttiglione ma reso celebre da molte pellicole di Hollywood, da Full Metal Jacket a Soldato Jane a Ufficiale e gentiluomo dove sergenti istruttori dai metodi rudi trasformavano reclute flaccide in soldati ”massicci e incazzati”.
In realtà il problema della pancetta o persino dell’obesità sotto la mimetica è esploso negli ultimi anni in molti eserciti occidentali ormai quasi tutti passati al professionismo. L’ultimo rapporto del Defense Department’s Medical Surveillance del Pentagono, reso noto due giorni or sono a Washington, evidenzia un aumento preoccupante dei casi di militari in soprappeso o dichiarati obesi, passati dal 2 per cento del 2003 all’attuale 20 per cento. Le ragioni sono in parte da ricercare nel calo delle domande di arruolamento che ha fatto seguito ai conflitti in Afghanistan e Iraq e che ha costretto le forze armate americane ad abbassare gli standard, anche fisici, richiesti alle aspiranti reclute con l’obiettivo di rimpolpare i ranghi.
fatica quotidiana
La crisi finanziaria e la fine della guerra in Iraq stanno però determinando un aumento delle domande di arruolamento che contribuirà in futuro a selezionare meglio i soldati anche se va precisato che in tutti i reparti da combattimento, dalle forze speciali ai reggimenti di fanteria e corazzati, la prestanza fisica di ufficiali, sottufficiali e truppa è curata da un intenso addestramento quotidiano. Pancette, flaccidità e trippe sono quindi concentrate nei reparti logistici, amministrativi e in altri servizi presso reparti non di prima linea. Anche in Italia la recente disposizione della Difesa che concede quattro ore settimanali in orario di lavoro da dedicare al ”mantenimento della forma fisica” seguendo i consigli della recente ”Guida individuale alla preparazione fisica” si rivolge al personale militare dell’area amministrativa e non certo a paracadutisti, bersaglieri e alpini. In Italia i reparti operativi dispongono di cinque ore settimanali facoltative per l’allenamento in aggiunta all’addestramento fisico al quale le unità da combattimento dedicano buona parte della giornata. Una preparazione atletica sviluppata in palestra, in piscina, con la marcia su terreni di ogni tipo con l’equipaggiamento completo e in tutte le condizioni meteo. Molti militari praticano sport anche a livello agonistico ma tutto il personale in uniforme, inclusi coloro che lavorano dietro la scrivania, devono superare ogni anno delle prove fisiche valutative indispensabili per ottenere l’idoneità al servizio. Prove che includono addominali, flessioni, salto in alto, marcia di 15 chilometri e corsa di 2.000 metri da completare in tempi prestabiliti. Prove ammorbidite solo per chi ha più di 50 anni il cui superamento può essere rimandato solo in caso di malattia o lunghe convalescenze. La professionalizzazione delle forze armate e lo sviluppo di competenze militari non strettamente legate al combattimento puro hanno contribuito a creare in Occidente un crescente divario di prestanza psico-fisica tra i reparti di prima linea e quelli di retrovia che nelle moderne forze armate sono ripartiti rispettivamente in un terzo e due terzi. Il rapporto della sanità militare americana evidenzia come il numero di obesi sia ”da prendere in seria considerazione sia sotto il profilo medico che sotto quello prettamente militare perchè può incidere in modo negativo sull’efficacia operativa delle truppe”.
volontari
Alla fine del 2006 le forze britanniche, a corto di reclute per i fronti iracheno e afgano, sono state costrette a colmare le carenze di volontari comprese tra il 2 e il 5 per cento degli effettivi previsti abbassando gli standard fisici di arruolamento e accettando anche candidati con indice corporeo compreso tra 28 e 32, cioè in evidente soprappeso. Del resto secondo i dati diffusi del National Audit Office, la Corte dei Conti britannica, sono un giovane inglese su tre può considerarsi in decente forma fisica.
Ancora peggiore la situazione in Germania dove un rapporto del ministero della Difesa evidenziò nel 2007 che ben il 45 per cento dei giovani presentatisi alla selezione per il servizio militare sono stati giudicati non idonei o per difetti fisici o perché giudicati mentalmente inadatti ad affrontare le durezze della vita militare. Nello stesso anno un altro rapporto stabilì che il 52% dei militari tedeschi sono fumatori, che il 48% beve esageratamente, il 27% non pratica nessuno sport e l’8% tende all’obesità.