Irene Maria Scalise, la Repubblica, 17/2/2009, 17 febbraio 2009
BELLEZZA IL GENE CHE COMBATTE LE RUGHE
Ammirata dagli uomini, inseguita dalle donne, perseguita dai maghi del bisturi. E´ la pelle candida e senza rughe. Per ottenerla tutto è lecito: maschere, trattamenti, filler. Ma soprattutto ricorrere alla scienza che, nel 2009, entra pienamente a servizio della bellezza. Implacabile carta d´identità delle ragazze, dai 20 ai 90 anni, la pelle perfetta era coltivata anche nella Magna Grecia dove le donne si massaggiavano per ore con oli e lavande. La protagonista di Jezabel, crudo romanzo di Irène Némirovsky, arrivava ad uccidere pur di non far scoprire la propria data di nascita che, grazie ad un incarnato lunare, riusciva a mascherare. Ai tempi di Jezabel, più di un secolo fa, i rimedi erano ingenui: polvere di riso e ciprie artigianali. Da allora tanta strada è stata fatta dalle aziende cosmetiche di qualità. E i trattamenti si sono adeguati: peeling, laser e filler. E poi il botox. Da quando nel 2004 è entrato a far parte della medicina estetica sono circa 20 mila le italiane che, ogni anno, vi si sottopongono. Ma non tutte le donne sono favorevoli a trattamenti invasivi in istituti medici o di bellezza. Il camice bianco incute timore. La preferenza cade ancora su una buona crema da usare nella tranquillità della propria casa. E le industrie cosmetiche lavorano per offrire qualcosa di tecnicamente innovativo. Laboratori scientifici analizzano scrupolosamente il dna dell´essere umano. «Bisogna comprendere il linguaggio dei geni contenuti e i loro rallentamenti», spiega Maria Doriana Agueli, responsabile scientifica della Lancôme, «siamo arrivati ad un concetto nuovo che è quello di vedere in laboratorio l´invecchiamento della pelle. Abbiamo così individuato i geni che hanno il compito di produrre le proteine, presenti nella pelle giovane, e che tendono a scomparire in quella più anziana». Una volta scoperto il colpevole, bisogna stimolare il dna impigrito con qualcosa di efficace. «Non è più il caso di parlare di semplici sieri o creme», prosegue la Agueli, «ma di autentici attivatori di giovinezza, come il nostro Génifique che andrà sul mercato in primavera, che se usati correttamente riescono a rilanciare l´attività cutanea in tempi brevi e con risultati visibili».
Considerando che ogni cellula contiene circa 30 mila geni, e di questi solo una minima parte assicura un aspetto giovanile, conviene agire prima possibile. Carlo Alberto Bartoletti, fondatore nel 1975 della Società Italiana di Medicina Estetica spiega: «La pelle del viso va curata ogni sei ore con prodotti buoni e non per questo particolarmente cari. Una volta alla settimana è invece consigliata una buona maschera. Dove ci sono necessità maggiori si può ricorrere a filler riassorbibili, filler definitivi e infine al botox ma è necessario che ogni intervento sia preceduto da un completo check up della pelle». La prudenza è consigliata anche dallo specialista in chirurgia estetica Pierfrancesco Cirillo: «Bisogna distinguere fa i trattamenti fai da te che hanno uno scopo preventivo e quelli più invasivi come botox e filler. Questi ultimi danno ottimi risultati in caso di danno già avanzato, soprattutto nella parte superiore del viso come fronte e contorno occhi, ma se eseguiti da mani sbagliate o con sostanze non controllate possono provocare dei rigetti dannosi».