Massimiliano Nerozzi, La Stampa, 17/2/2009, 17 febbraio 2009
SCUDETTO? SI FA DURA RESTA LA CHAMPIONS"
essa l’etichetta a un campo alla periferia di Carrara per l’iniziativa benefica voluta dai 23 campioni di Berlino («Sono orgoglioso di averne uno intitolato a me, qui dove ci sono le mie radici»), Gigi Buffon difende la sua Juve e indica il destino da inseguire: «Per noi in campionato si fa dura, non per questo smetteremo di crederci. Ma forse siamo più attrezzati per la Champions League».
Gigi Buffon, a meno nove dall’Inter avete già selezionato l’obiettivo primario?
«La Champions era un obiettivo primario anche negli anni d’oro della Juve, anche se noi ci accontenteremmo pure dello scudetto (sorride, ndr). Forse, però, bisogna fare buon viso a cattiva sorta e sbilanciarci sulla Champions».
In fondo lei lo disse subito.
«Da luglio vado avanti con questo discorso. Dissi che, a mio parere, questa squadra aveva più probabilità di vincere la Champions. Vediamo, perché il giorno della verità si avvicina».
Contro un Chelsea con un nuovo pilota, Hiddink: peggio?
«Sì, perché con il cambio di allenatore spesso uno scossone c’è. Se poi uno è bravo come Hiddink, è un dispiacere: per noi. Sarebbe stato meglio avessero esonerato Scolari dopo la partita con la Juve».
Scudetto è una parola cancellata dal vocabolario?
«L’Inter era già forte, ora a più nove lo è ancora di più. Per noi, chiaro, il gioco si fa duro. Penso a una cosa, però: finché le squadre italiane saranno in Champions, i risultati potranno avere ripercussioni importanti nella corsa scudetto».
Quattro punti nelle ultime quattro gare: siete in crisi?
«Fisicamente ci siamo, e anche ieri s’è visto, e poi, per quanto sia abituato a non raccontare frottole o cercare alibi, direi che un po’ siamo stati sfortunati: quattro pali».
Beccate qualche gol di troppo: sta diventando un problema cronico?
«Cronico non direi. Forse stiamo un po’ rifiatando dopo una rincorsa: ma io sono ancora convinto di avere la migliore difesa del campionato. E poi ci sono anche gli avversari e Cassano ieri ha fatto una genialata».
Tra qualche mese potrebbe farla per la Juve: le piacerebbe?
«Non rispondo per non mancare di rispetto ad altri. Di certo, ultimamente ho visto un Cassano molto maturato, sia dal punto di vista sportivo, sia dal punto di vista caratteriale. E domenica il pubblico della Juve ha avuto un comportamento molto amichevole: molti lo apprezzano ma non sempre viene applaudito, cosa che invece è successa».
Non tutti applaudono Ranieri, invece: che ne pensa?
«Che il tecnico va benissimo e non siamo certo noi giocatori a dovergli dare consigli. Lui, per questi due anni, merita applausi e la stagione non è ancora finita: speriamo di centrare qualcosa di importante, così lo aiutiamo a togliersi qualche sassolino dalle scarpe». /
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