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 2009  febbraio 17 Martedì calendario

CINQUANT’ANNI DOPO LA 500 TORNA CABRIOLET

Berlino, Parigi, Londra, Madrid: in tutta Europa la 500 è un successo visibile del glamour made in Italy. Ed è una famiglia che cresce e si rinnova in continuazione. Sono arrivate le versioni ecologiche Pur02, è rinata la muscolosa Abarth, da maggio sarà sul mercato l’attesa Cabriolet di cui abbiamo le prime immagini ufficiali e l’anno prossimo toccherà alla Giardiniera. La citycar Fiat ripercorre in chiave moderna la storia delle antenate, con la differenza che le utilitarie di cinquant’anni fa oggi sono diventate modelli di tendenza. Cavalcare le mode è la chiave vincente anche negli scenari tormentati della crisi economica. Stellina annunciata al prossimo Salone di Ginevra (dove debutterà a inizio marzo) la 500C riproporrà le stesse emozioni della «scoperta» che comparve nel 1957 per far vivere all’Italia della rinascita e del primo boom motoristico l’ebbrezza di viaggiare con una «finestra sul cielo».
Il segreto è nella sofisticata realizzazione della capote in tela che scorre lungo l’intero padiglione e scompare interamente dietro i sedili posteriori, senza penalizzare il vano bagagli. Merito di cinematismi raffinati, con comando elettrico e soluzioni tecniche che consentono di integrare il lunotto in vetro e il terzo stop incorporato nella parte inferiore del tettuccio apribile. Il Centro Stile Fiat ha concepito la capote come un oggetto di design, anche nella scelta delle tre colorazioni (avorio, rosso o nero) abbinate a numerose tinte di carrozzeria tra cui le nuove Rosso Perlato e Grigio Caldo, tipiche delle supercar sportive. Un inedito sistema di cerniere a parallelogramma offre un accesso facilitato al bagagliaio anche quando la capote è in posizione di totale apertura.
Prodotta in Polonia
Come nella 500 del ”57 la Cabriolet mantiene i profili laterali della vettura: una scelta che consente di ottenere l’identica rigidità strutturale (e i conseguenti standard di sicurezza a 5 stelle) del modello da cui deriva. Immutate le dimensioni: 355 cm di lunghezza, 165 di larghezza e 149 di altezza. Stessi motori, il turbodiesel 1.3 Multijet da 75 cavalli (cambio meccanico a 5 marce) e i due a benzina 1.2 da 69 Cv e 1.4 da 100 Cv (disponibili con cambio robotizzato Dualogic). Sono propulsori evoluti che garantiscono consumi ridotti, brillantezza e massimo rispetto per l’ambiente grazie alle basse emissioni di Co2. In futuro l’intera gamma 500 avrà il rivoluzionario bicilindrico elaborato da Fiat Powertrain Technologies. Sotto il profilo ecologico, interessante l’adozione anche sulla 500C dello «Start&Stop», il dispositivo che gestisce lo spegnimento temporaneo del motore ai semafori e nelle code e il successivo riavviamento.
Prodotta nello stabilimento polacco di Tychy, la nuova versione della compatta a 4 posti - che è ormai un fenomeno di mercato in Italia e all’estero - promette un costo accessibile in rapporto al censo elevato di queste vetture molto cool che nulla hanno in comune, ovviamente, con le low cost. Il prezzo ufficiale non è ancora svelato, tuttavia si ipotizzano non più di 2000 euro oltre quello delle analoghe versioni berlina. Significa una partenza intorno ai 15 mila euro, novemila in meno rispetto alla grande rivale Mini che sarà in vendita da marzo. La Fiat definisce la 500C un prodotto «open source», cioè nuove funzioni applicate a un modello esistente e di grande successo. Ma come è successo per la 500 base, giocherà sui mercati internazionali soprattutto il fascino di un passato glorioso, di emozioni che rinascono proiettandosi nel futuro.