La Stampa, 17/02/2009, 17 febbraio 2009
CADE IL TABU’ DEI PANTALONI: ANCHE LE DEPUTATE POTRANNO INDOSSARLI
Un recente emendamento apportato al regolamento interno della Camera dei deputati turca permetterà alle parlamentari (foto) di indossare i pantaloni durante le riunioni dell’assemblea. Lo ha reso noto il quotidiano «Hurriyet», che ha pubblicato il testo dell’emendamento secondo il quale «le deputate potranno indossare gonne oppure giacca e pantaloni in occasione dei lavori parlamentari e all’interno delle commissioni». Per quanto riguarda invece la componente femminile dello staff del Parlamento - commessi, funzionari e impiegati di vario livello -, sarà la Presidenza della Camera a decidere se anche le donne potranno indossare i pantaloni durante l’orario di lavoro. L’emendamento sarà discusso in Parlamento dopo le elezioni locali del prossimo mese di marzo.
Nella prima metà degli Anni 90 parecchie deputate si erano presentate in Parlamento con i pantaloni, ma erano state perentoriamente invitate a lasciare l’aula. Negli anni successivi le parlamentari turche avevano avviato diverse iniziative per cercare di aggirare o eliminare il divieto, ma sempre senza successo.
L’attuale Parlamento - eletto nel luglio 2007 - conta cinquanta deputate, il più alto livello femminile nella storia della Repubblica turca. Quello uscente ne aveva appena 24, il 4,4 per cento del totale. Il raddoppio è frutto di specifiche campagne lanciate dalle organizzazioni di donne per rafforzare la loro presenza alla Camera. La più efficace è stata condotta dall’Associazione per l’educazione e il sostegno alle candidate, che avrebbe ottenuto risultati ancora migliori se, come ha denunciato la sua presidente Hülya Gülbahar, i leader dei partiti avessero messo le donne più in alto nelle liste. Alcuni partiti però le hanno aiutate in altri modi: alcuni non hanno chiesto la tassa d’iscrizione, altri ne hanno chiesto solo la metà o si sono accontentati di un contributo volontario.