Lia Ferrari 31/1/2009, 31 gennaio 2009
ECO-ARCHITETTURE DA NOBEL
Meno esibizioniste di molte torri midtipiano che la crisi economica ha messo in forse, le architetture di Clenn Marcus Murcutt crescono in orizzontale e parlano di ecologia da trent’anni, cioè da prima che diventasse un abbi per la speculazione. Nobel per l’architettura (il Pritzker Prize) nel 2002, Murcutt si è aggiudicato ora la Royal Gold Medal dell’Aia, ovvero la più alta onorificenza attribuita ogni anno dall’Istituto degli architetti americani. Nato a Londra nel ’36, cresciuto in una regione remota della Nuova Guinea, l’antistarchitect che pensa in piccolo lavora esclusivamente in Austraba. Uitabano Renzo Piano, medaglia d’oro lo scorso anno, ne ha lodato il contributo all’etica defia professione e «l’onesto e ostinato lavoro quotidiano sura qualità». Spiega lo stesso Murcutt: «Visto che la maggior parte di noi trascorre la vita svolgendo compiti ordinari, la cosa più importante è assolverli straordinariamente bene».