Danilo Mainardi Corriere.it 14/2/2009, 14 febbraio 2009
I muli sono più intelligenti di asini e cavalli. Lo hanno dimostrato Leanne Proops, Faith Burtdeen e Britta Ostham delle Università del Sussex e di Canterbury in uno studio dal titolo "Mule cognition: a case of hybrid vigour”, pubblicato sull’ultimo numero di "Animal Cognition”
I muli sono più intelligenti di asini e cavalli. Lo hanno dimostrato Leanne Proops, Faith Burtdeen e Britta Ostham delle Università del Sussex e di Canterbury in uno studio dal titolo "Mule cognition: a case of hybrid vigour”, pubblicato sull’ultimo numero di "Animal Cognition”. L’esperimento è consistito nel verificare, in muli, cavalli e asini, le capacità di abbinare simboli visivi (quadrati, croci, cerchi ecc.) all’ottenimento di una rimunerazione (una carota). Ebbene, le due specie pure e il loro ibrido hanno tutte dimostrato di saper apprendere a discriminare tra simboli, presentati a coppie, di cui solo uno garantiva la rimunerazione. I muli, però, hanno surclassato sia i cavalli che gli asini mostrando prestazioni decisamente superiori.