Financial Times, 14 febbraio 2009, 14 febbraio 2009
I ministri del G7 arrivati a Roma venerdì hanno guardato con preoccupazione al piano di stimolo all’economia approvato dal Senato americano il giorno prima
I ministri del G7 arrivati a Roma venerdì hanno guardato con preoccupazione al piano di stimolo all’economia approvato dal Senato americano il giorno prima. Perché il documento approvato dal congresso manda al mondo più di un segnale di un’America protezionista. Resta il programma Buy American, con forti restrizioni all’acquisto di metallo e manufatti dall’estero, solo lievemente ammorbidito, nel testo, da un accenno al rispetto degli accordi commerciali con l’estero. Ma è stato approvato anche un emendamento proposto da Bernie Sanders, senatore indipendente di sinistra del Vermont, assieme al repubblicano dell’Iowa Charles Grassley: la norma prevede che le compagnie aiutate dai soldi del Trouble asset relief programme non possano ricorrere a visti H-1B (quelli di lavoro) per assumere lavoratori stranieri specializzati se hanno licenziato, di recente, i propri lavoraotri. ”Il minimo che potessimo fare era assicurare che le banche che ricevono i soldi dei cittadini non possano importare lavoro a basso costo dall’estero mentre mandano gli americani per strada” ha detto Sanders.