Gabriele Parpiglia, Chi, 18 febbraio 2009, 18 febbraio 2009
Belen Rodriguez conclude il suo memoriale parlando del suo arrivo in Italia. «Appena arrivata nel vostro Paese, ci sono stati più dolori che gioie
Belen Rodriguez conclude il suo memoriale parlando del suo arrivo in Italia. «Appena arrivata nel vostro Paese, ci sono stati più dolori che gioie. In pratica, mi trovavo nella condizione di clandestina, con tutte le conseguenze del caso. Poi, per fortuna, ho trovato l’amore e, soprattutto, chi mi ha dato la possibilità di mettermi in regola con i documenti per avere il permesso di soggiorno», incomincia Belen. L’amore è quello di Marco Borriello, che ai tempi giocava nella Reggina. Mentre la persona che, burocraticamente, ha messo in regola la Rodriguez, si chiama Lele Mora. «Lele è stato il mio primo agente. Grazie a lui ho iniziato a guadagnare. E con i primi soldi mi sono rifatta il seno, aggiungendo una taglia. Lele ha avuto la geniale idea di farmi assumere come dipendente della sua agenzia, anche se le malelingue hanno scritto che ero stata ingaggiata come domestica». Ma l’indagine legata a Vallettopoli sconquassa la scuderia di Mora. Belen, ascoltando i consigli del fidanzato, decide di cambiare aria. Sulla sua strada incontra Franchino Tuzio, anche lui agente delle star. a quel punto che arriva la telefonata di Simona Ventura. In Honduras è rimasta fino alla fine, ha conquistato il favore del pubblico e le simpatie di Fatma Ruffini, l’ideatrice del programma Scherzi a parte. «Dopo l’Isola la mia vita è cambiata. finita con Marco, per due mesi ho riflettuto in silenzio, poi è arrivato Fabrizio. Ma, soprattutto, sulla mia strada ho avuto la fortuna di conoscere la signora Ruffini».