Bianca Stancanelli, Panorama, 19 febbraio 2009, 19 febbraio 2009
Dall’11 settembre 2001 sono più di 100 gli estremisti islamici condannati in Italia per reati legati al terrorismo internazionale
Dall’11 settembre 2001 sono più di 100 gli estremisti islamici condannati in Italia per reati legati al terrorismo internazionale. Nomi, accuse e condanne sono raccolti in un dossier elaborato dal procuratore aggiunto Armando Spataro, coordinatore del dipartimento antiterrorismo della procura di Milano, e pubblicato dall’Anm, l’Associazione nazionale magistrati. Il dossier elenca 104 condanne, emesse soprattutto fra Milano, Brescia, Bologna e Napoli. Solo una su tre, 36 in tutto, riguarda la violazione dell’articolo 270 bis, il reato di terrorismo internazionale entrato ufficialmente nella legislazione italiana dopo il crollo delle Torri gemelle, mentre la gran parte delle sentenze fa riferimento ad associazioni a delinquere semplici. «Ma nella motivazione» annota Spataro «si può spesso leggere che i giudici hanno descritto quelle associazioni come finalizzate al terrorismo internazionale e riconducibili, in gran parte, a sigle conosciute come Gspc e Gia». Il numero delle condanne è in continuo aggiornamento, anche perché la maggioranza di quelle citate nel dossier si riferisce a processi per inchieste avviate prima dell’attentato alle Torri. Un dato curioso è la provenienza degli estremisti condannati. Due soli paesi, Tunisia e Algeria, riuniscono quasi i due terzi delle sentenze: sui 104 casi citati, i tunisini sono 49 e gli algerini 24.